Era riuscito a nascondere una microcamera nel bagno, celandola sotto un foglio di carta nel cestino e orientandola verso la toilette. Tuttavia, un’insegnante la ha notata. Così, nei confronti di un assistente scolastico è scattata la denuncia. Il sospettato, un uomo di 47 anni senza precedenti penali, vive nell’area di Oderzo, in provincia di Treviso. È stato proprio lui a confessare quanto accaduto, dopo essere stato interrogato dai carabinieri di Conegliano.
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I fatti sono emersi il 12 novembre. Durante una pausa, l’insegnante si è recata in bagno. Mentre si trovava sulla toilette, ha notato qualcosa di strano nel cestino. Avvicinandosi, ha sollevato il foglio che copriva parzialmente l’oggetto fissato con del nastro adesivo, scoprendo che si trattava di una piccola telecamera. A quel punto, è uscita dal wc e ha aspettato l’ingresso di qualcuno. L’attesa ha portato risultati: un bidello è entrato discretamente per recuperare il suo “oggetto” pieno di riprese di donne impegnate nelle loro esigenze. Quando lo ha avvistato, lo ha fermato e denunciato.
Il 47enne ha riconosciuto le sue responsabilità e ha immediatamente promesso di cancellare tutto. Tuttavia, la gravità della sua condotta non poteva essere ignorata. La direzione scolastica è stata avvisata tempestivamente e i carabinieri locali sono intervenuti.
Su ordine dell’autorità giudiziaria, è stata effettuata una perquisizione presso l’abitazione del sospettato, durante la quale sono stati confiscati tutti i dispositivi elettronici in suo possesso. L’uomo è accusato di violazione della privacy, con l’aggravante di aver commesso il reato in qualità di pubblico ufficiale. L’obiettivo ora è stabilire se l’assistente scolastico avesse già registrato altre immagini in precedenza all’interno dei bagni.