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Bove, per gli esperti il futuro nel calcio è a rischio: “Servono altri esami”

Pubblicato: 02/12/2024 11:18

Dopo ore di tensione e preghiere, finalmente un cauto ottimismo ha iniziato a circondare Edoardo Bove, il calciatore della Fiorentina colpito da un malore durante la sfida tra i Viola e l’Inter di Simone Inzaghi. Il centrocampista, trasportato d’urgenza in ospedale, è stato infatti estubato ed è ora lucido, anche se i medici aspettano ancora qualche ora prima di dichiarare il cessato pericolo. Nel frattempo, in tanti si stanno interrogando sull’accaduto e sulle possibili conseguenze per il mediano: alcuni esperti hanno sottolineato che la sua carriera potrebbe, purtroppo, essere a un bivio.
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Uno dei nodi è il defibrillatore perché, come spiegato dal cardiologo Daniele Andreini a Corriere e Gazzetta, “se è stato un arresto cardiaco defibrillato, indipendentemente dalla causa, un ritorno alle gare è difficile”. Per tutti gli esperti, però, è “prematuro parlarne”. Dando ovviamente per scontato che quel che conta è la salute, il futuro calcistico di Edoardo Bove è tutto da decifrare e ci vorranno ulteriori esami per capire cosa abbia provocato il malore e se questo possa impedirgli di tornare in campo. 

Per il professor Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale intervenuto a Radio Anch’io lo Sport, ad esempio, “saranno solo gli accertamenti futuri che ci potranno dare un indirizzo sulla salute di Bove e poi sull’eventuale della prosecuzione dell’attività agonistica”. Il che, pare ovvio, rende impossibile qualunque previsione. “Senza diagnosi – ha aggiunto ancora – non si può valutare il futuro agonistico di Edoardo. Non sarei pessimista, aspetterei con serenità gli accertamenti che verranno fatti nel prossimo futuro per poi vedere quali sono le possibilità”. 

Edoardo Bove (Fiorentina)

Insomma, è ancora tutto prematuro, come sostenuto anche dal professor Daniele Andreini: “Sembra essere stato il classico arresto cardiaco – ha spiegato l’esperto – Al 99% dei casi si tratta di un’aritmia del cuore. E’ stato rianimato, gli è stato fatto il massaggio cardiaco. Non si può escludere che il cuore sia ripartito con il massaggio e che poi sia stato necessario usare il defibrillatore, in ambulanza o in ospedale. Se c’è una causa scatenante sotto, l’aritmia passa, ma poi si può ripresentare”.

“Nella stragrande maggioranza dei casi gli esami svelano qual è stato il problema, se una cicatrice al cuore, un accumulo di grasso, una coronaria anomala. Se poi tutto sarà negativo gli faranno uno studio approfondito dell’attività del cuore. La sola attività che può provocare un arresto cardiaco senza alcun segno è la cardiopatia aritmogena, che a volte esordisce proprio così, non l’aritmia maligna. E’ rarissima, ma può capitare”. 

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