
Elisabetta Canalis sarà protagonista della terza puntata di “Belve“, il programma di successo di Rai2 condotto da Francesca Fagnani, in onda martedì 3 dicembre in prima serata. L’ex velina si apre senza riserve, offrendo ai telespettatori un’intervista sincera e profonda.
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Parlando della sua relazione con Bobo Vieri, Canalis ammette: «Ho toccato il fondo. Era una relazione tossica, che mi ha lasciato segni profondi. Non c’era fiducia da parte sua. Una volta, in un bar, siamo arrivati quasi a picchiarci e hanno dovuto separarci». Riguardo al presunto contratto con George Clooney, dice: “È una sciocchezza!” e confessa di aver lottato contro un disturbo alimentare per cinque anni. Sull’amicizia con Maddalena Corvaglia, afferma: “La vita ci ha allontanate. Non eravamo buone per l’una e per l’altra”.
In un dialogo profondo con Fagnani, Canalis ripercorre i momenti chiave della sua vita e carriera, parlando dei suoi amori e amicizie: «Ho sofferto molto per amore», rivela, menzionando le sue storie più celebri con Vieri e Clooney.

Quando Francesca le domanda del suo rapporto giovanile con Vieri, che aveva affermato che lei lo ‘inseguiva per picchiarlo’, Canalis risponde: «Non era una relazione facile, io lo lasciavo e poi lo vedevo con altre e mi arrabbiavo. In un bar ci siamo quasi picchiati, è stata una storia molto difficile».
Fagnani poi le chiede di raccontare la sua esperienza con George Clooney. «È stato l’uomo che mi ha insegnato a vivere l’amore in modo autentico», rivela Canalis. La giornalista incalza: “Era una relazione seria? Hai firmato contratti?” A cui l’ex velina risponde con decisione: «No, è una sciocchezza. Ho avuto relazioni più significative. È finita perché io ho scelto di andare via e lui non mi ha trattenuto».
Infine, Fagnani la interroga sull’interruzione della sua amicizia con Maddalena Corvaglia. Canalis spiega: «Non eravamo buone l’una per l’altra. Ci sentiamo ancora, le voglio bene, ma la vita ci ha portato su strade diverse. Questo non esclude che ci possiamo rincontrare».
Canalis condivide anche la sua esperienza con un disturbo alimentare: «Ho lottato con questo problema dai 15 ai 20 anni. È una condizione che non scompare mai del tutto, si impara a gestirla nel tempo e con la terapia. Il lavoro mi ha aiutato molto, offrendomi sicurezza».