
Dopo oltre 800 ore di ricerche infruttuose, il caso della scomparsa di Susan Lane-Fournier, inizialmente ipotizzata durante un’escursione, si è rivelato un terribile femminicidio. La 61enne e i suoi due cani sono stati brutalmente uccisi, e il principale accusato è il marito, Michel Fournier, di 71 anni. Le autorità dell’Oregon, negli Stati Uniti, hanno scoperto casualmente il corpo della donna, portando alla luce un crimine che si nascondeva dietro una presunta sparizione.
Susan era stata dichiarata scomparsa il 22 novembre, quando non si era presentata al lavoro. La sua auto era stata trovata il giorno dopo in una zona boschiva, alimentando l’ipotesi che avesse subito un incidente durante un’escursione, una delle sue passioni. Nonostante le difficili condizioni climatiche, le ricerche non avevano dato risultati.
Venerdì scorso, il corpo della donna è stato ritrovato da un passante sul ciglio di un’autostrada. Un primo esame ha confermato che si trattava di omicidio, portando all’arresto di Michel Fournier nel weekend. L’uomo, già sospettato, è stato incarcerato senza cauzione nella prigione della contea di Clackamas. La donna aveva chiesto il divorzio il 31 ottobre, citando “differenze inconciliabili”, e testimoni avevano riportato episodi di violenza domestica.
Le ricerche sono continuate nel luogo del ritrovamento e domenica sono stati rinvenuti i corpi dei due cani Malinois, che erano spariti con Susan. Gli animali saranno sottoposti ad analisi per chiarire ulteriori dettagli sulla tragedia.