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Joe Biden grazia il figlio Hunter, Trump furioso: “E allora gli assalitori del 6 gennaio?”

Pubblicato: 02/12/2024 07:55

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha concesso una “grazia piena e incondizionata” al figlio Hunter Biden, suscitando polemiche e riaccendendo il dibattito sull’interferenza politica nel sistema giudiziario. La decisione, annunciata il 1° dicembre, segna una svolta significativa per l’amministrazione uscente, alimentando le critiche dell’opposizione guidata da Donald Trump.

Il contesto giudiziario

Hunter Biden era al centro di due processi federali. Nel Delaware, era stato giudicato colpevole per possesso illegale di arma da fuoco e falsa dichiarazione all’FBI. In California, doveva affrontare accuse di frode finanziaria. Le condanne combinate avrebbero potuto comportare una pena superiore ai vent’anni di reclusione.

Il presidente Biden, tuttavia, ha descritto le accuse come una persecuzione politica mirata non solo a colpire il figlio, ma anche a danneggiare la sua stessa immagine. “Attraverso di lui volevano spezzare me“, ha dichiarato in una nota ufficiale. “Quando è troppo, è troppo”.

Durante la campagna elettorale del 2020, Biden aveva promesso di non utilizzare il suo potere di grazia per interferire con i procedimenti giudiziari contro Hunter. Tuttavia, il cambiamento di scenario politico e il possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sembrano aver influenzato la sua decisione.

Biden ha giustificato il gesto citando un presunto “errore giudiziario” e l’influenza della politica nei processi. “Credo nel sistema giudiziario”, ha affermato, “ma in questo caso la politica ha infettato il processo”.

Le reazioni politiche

La decisione ha scatenato una tempesta politica. Donald Trump, presidente eletto, ha subito reagito criticando la grazia concessa, accusando Biden di ipocrisia e chiedendo giustizia per gli assalitori del 6 gennaio 2021, che aveva promesso di perdonare durante la campagna elettorale. “Il perdono a Hunter include anche loro?”, ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth.

Il figlio di Trump, Donald Jr., ha rincarato la dose, definendo prevedibile la mossa di Biden e accusandolo di aver aspettato il momento in cui non ci sarebbero state conseguenze elettorali per i Democratici. Anche Elon Musk ha rilanciato le critiche attraverso i social.

La decisione di Biden arriva in un clima politico teso. La sconfitta di Kamala Harris alle presidenziali e il possibile ritorno di Trump con un programma dichiaratamente vendicativo hanno probabilmente spinto il presidente a proteggere la propria famiglia. Le paure di una Giustizia americana guidata da “vendicatori”, come li hanno definiti gli avvocati di Hunter, sembrano aver pesato sulla decisione presa durante il weekend del Thanksgiving.

Critiche internazionali

Anche la Russia è intervenuta sulla questione, con Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, che ha definito la grazia “una caricatura della democrazia“. Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di relazioni internazionali già tese tra Stati Uniti e Russia.

Conclusioni

La grazia concessa a Hunter Biden non è solo un atto personale di un padre verso un figlio, ma anche un gesto profondamente politico. Simbolizza la polarizzazione estrema che domina la politica americana, con il rischio di alimentare ulteriormente le divisioni nel paese. Mentre Biden difende la sua scelta come necessaria, le reazioni suggeriscono che questa mossa potrebbe avere ripercussioni durature sul panorama politico e giudiziario degli Stati Uniti.

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Ultimo Aggiornamento: 02/12/2024 09:49

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