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Napoli, turista urina in chiesa. Il prete lo scopre, arrivano i carabinieri

Pubblicato: 02/12/2024 13:12

Entra con un atteggiamento cauto nella sala del presepe degli artisti situata nella Chiesa di San Ferdinando, a Napoli. Non è solo, ma è accompagnato da una donna, probabilmente la sua partner, che si finge interessata all’opera d’arte mentre lui, senza alcun riguardo, si libera dietro l’anta del portone. Tutto questo avviene sotto lo sguardo attento delle telecamere di sorveglianza. Il sacerdote, accorgendosi della scena, interviene prontamente, allontanando i “turisti indecorosi” e provvedendo a ripulire l’area contaminata. Nel frattempo, i carabinieri giungono all’esterno della chiesa per attendere la coppia. La diffusione di queste immagini riaccende il dibattito sul turismo “incontrollato” che “offende arte, cultura e fede”, come afferma il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che condivide il video sui suoi social.
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“Un atto di profanazione nei confronti dell’arte, della storia e della religione. A Napoli, un turista si libera in una sala sacra, aiutato dalla compagna. Il sacerdote lo scopre e presenta denuncia”, scrive Borrelli, commentando il filmato delle telecamere. “Molti visitatori arrivano a Napoli per dare sfogo ai loro istinti più bassi, ma questa città non è una Babilonia di inciviltà e malcostumi”, aggiunge il consigliere campano. “Ci sono persone che sputano e urinano sui simboli della nostra cultura. Letteralmente”.

Nel filmato, un uomo, presumibilmente un turista, si presenta nella sala del presepe accompagnato da una donna, che finge di apprezzare l’opera mentre lui sfrutta il mezzo portone come schermo per orinare all’angolo del muro. “La macchia giallastra, che probabilmente ha preso forma attraverso la fessura del portone – prosegue la descrizione che accompagna il video – ha attirato l’attenzione del sacerdote, il quale, dopo aver sgridato la coppia, ha dovuto provvedere alla pulizia. Secondo chi ha segnalato l’episodio, il curato, resosi conto della situazione, ha contattato i carabinieri che hanno atteso il turista all’uscita della chiesa”.

“Questa situazione è emblematicamente rappresentativa di un turismo spesso disordinato e privo di regole – conclude Borrelli – dove i visitatori, più che apprendere la storia e la cultura, assimilano comportamenti inappropriati e incivili. Certo, molti turisti sono ben educati e rispettosi, ma la marea di rifiuti, come cartacce e bottiglie, che deturpa le strade del centro storico, insieme alla frequente mancanza di rispetto per i simboli storici, artistici e religiosi, come in questo caso, raccontano di un degrado sempre più evidente e umiliante. Il caos che avvolge la città spinge alcuni turisti, già inclini all’inciviltà, a comportarsi come barbari. È necessario attuare strategie e regole più chiare per gestire i flussi turistici e, soprattutto, i napoletani devono essere i primi a dare il buon esempio”.

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