
Mentre le tensioni geopolitiche si intensificano, Germania, Norvegia, Svezia e Finlandia si stanno attrezzando non solo dal punto di vista militare, ma stanno anche preparando la popolazione civile a una potenziale guerra. Attraverso brochure, mappe di bunker e consigli pratici, questi Paesi stanno educando i cittadini su come affrontare scenari di crisi, incluso un possibile attacco nucleare russo.
Germania: acqua e bunker
In Germania, la protezione civile ha posto l’accento sull’importanza dell’idratazione: ogni cittadino dovrebbe conservare almeno tre litri d’acqua al giorno per bere e cucinare, controllandone l’odore ogni sei mesi. Parallelamente, il governo sta mappando strutture pubbliche che possono essere trasformate in rifugi, come stazioni della metropolitana, cantine e parcheggi sotterranei.
Il numero ridotto di bunker attualmente disponibili preoccupa le autorità: solo 579 rifugi pubblici con 480.000 posti, un dato che appare insufficiente rispetto alle necessità della popolazione. Per migliorare l’accessibilità, è in programma lo sviluppo di un’app che geolocalizzi il rifugio più vicino.

Norvegia e Svezia: scorte alimentari e istruzioni dettagliate
La Norvegia ha distribuito una guida a 2,6 milioni di famiglie con indicazioni su come resistere una settimana senza rifornimenti. Tra i prodotti consigliati ci sono cracker, cibo in scatola, sandwich pronti, barrette energetiche, frutta secca, cioccolata e medicinali essenziali.
Anche in Svezia, una brochure di 32 pagine avverte che “viviamo in tempi incerti“. Il documento, aggiornato dalla versione del 2018, esorta i cittadini a prepararsi a difendere l’indipendenza e la democrazia svedese, fornendo indicazioni su come comportarsi in caso di crisi o conflitto.

Finlandia: un approccio psicologico alla resilienza
Con 1.340 chilometri di confine con la Russia, la Finlandia è tra i Paesi più esposti. Attraverso il sito web 72tuntia.fi, il governo pone una domanda cruciale: “Sopravviveresti 72 ore in caso di attacco?”. Il portale offre consigli pratici e test per misurare la resilienza psicologica dei cittadini, incoraggiandoli a sigillare porte e finestre, accendere la radio e seguire le istruzioni ufficiali con calma.
La crescente consapevolezza di un rischio globale
Questi preparativi evidenziano un cambiamento significativo nel modo in cui i Paesi nordici e la Germania stanno affrontando le tensioni globali. Non si tratta solo di difesa militare, ma di costruire una cultura della resilienza tra i cittadini, consapevoli che in caso di crisi ogni individuo potrebbe dover contribuire alla propria sopravvivenza e a quella della comunità.