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“Sinner avrà 1 anno di squalifica”. Parla l’Avvocato che sconfisse la Wada

Pubblicato: 02/12/2024 18:16

Jannik Sinner sta vivendo un anno indimenticabile nel mondo del tennis, con trionfi straordinari come la vittoria della Coppa Davis con l’Italia e due titoli di due tappe del Grande Slam, ma non senza ombre. La sua straordinaria stagione, che lo ha visto anche dominare le Atp Finals di Torino, è stata oscurata dalla questione doping. Il numero uno del mondo è stato coinvolto in un caso che potrebbe compromettere la sua carriera, in attesa di una sentenza finale che arriverà nel 2025, dopo gli Australian Open, dove il tennista altoatesino difenderà il suo titolo.

La vicenda è legata all’assunzione di una sostanza proibita, il Clostebol, e la questione dovrà essere affrontata in appello. Per Sinner, la decisione di non colpevolezza potrebbe essere ribaltata, con una condanna che prevede una sanzione sportiva. Il noto avvocato australiano Tim Fuller, famoso per aver ribaltato sentenze di squalifica in casi precedenti, ha commentato la situazione e ha parlato di un possibile scenario poco favorevole per il campione italiano.

Le previsioni del legale: una lunga sospensione inevitabile per Sinner?

L’avvocato, che ha ottenuto una storica vittoria legale per una nuotatrice australiana accusata di doping, ha parlato della situazione di Sinner in un’intervista al Sydney Morning Herald. Seppur riconoscendo che l’assunzione di Clostebol non fosse intenzionale, Fuller ha espresso scetticismo sulla possibilità di una totale assoluzione.

Secondo il legale, la Wada potrebbe ribaltare la decisione di non colpevolezza, considerando la negligenza dell’atleta come sufficiente a giustificare una sanzione. “L’atleta ha la responsabilità finale sulla propria preparazione”, ha dichiarato Fuller, aggiungendo che ciò potrebbe portare a una sospensione da uno a due anni, a seconda del grado di colpevolezza accertato. Per Sinner, dunque, il futuro appare incerto: se la sua responsabilità sarà considerata lieve, la squalifica potrebbe essere di un anno, ma il rischio di vedere il suo slancio interrotto dalla giustizia sportiva è concreto.

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