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Sul corpo di Liliana Resinovich sarebbero state rilevate nuove lesioni durante la seconda autopsia eseguita sulla 63enne, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere il 5 gennaio 2022. Queste ferite, non evidenziate nella prima analisi, sono state riportate nella nuova relazione peritale e, secondo quanto anticipato dal quotidiano Il Piccolo, sarebbero attribuibili all’azione di un’altra persona.
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Il contenuto della perizia medico-legale sarà reso noto entro il 15 dicembre, ma le ipotesi sull’accaduto continuano ad alimentare le speculazioni. La scomparsa e la morte della Resinovich sono da tempo oggetto di indagini approfondite, tanto che il corpo è stato riesumato per verificare se il decesso sia stato provocato da terzi. L’ipotesi di omicidio sembra ora prendere più corpo, con gli investigatori che hanno formulato almeno 25 domande ai periti per chiarire i dettagli del caso.
Se le anticipazioni venissero confermate da ulteriori verifiche, ci troveremmo davanti a una potenziale svolta decisiva nella vicenda Resinovich. Le nuove lesioni potrebbero rappresentare un elemento chiave per ricostruire le ultime ore di vita della 63enne e determinare se vi siano responsabilità dirette di altre persone nel tragico epilogo della sua scomparsa. Intanto, le autorità invitano alla cautela, sottolineando che saranno necessari ulteriori approfondimenti per corroborare queste nuove evidenze. La vicenda rimane avvolta nel mistero, ma i nuovi sviluppi potrebbero finalmente fare luce su una storia che ha scosso l’opinione pubblica.