Il 2024 di Jannik Sinner è stato un anno straordinario, caratterizzato da trionfi importanti come due titoli Slam, la conquista del numero uno nel ranking ATP, la vittoria alle ATP Finals e una nuova Coppa Davis. Ma, il campione italiano non si è limitato a celebrare i successi, ha anche avuto modo di riflettere sulle sue sfide personali e sugli errori commessi durante l’anno. In una lunga intervista a Esquire, Sinner ha fatto una confessione sorprendente, rivelando che, nonostante i risultati straordinari, c’è qualcosa che avrebbe voluto fare diversamente.
“Essere il numero uno non significa tutto”
Sinner ha spiegato che il suo obiettivo non è mai stato essere il migliore, ma piuttosto essere una persona migliore. La sua riflessione si è concentrata sul valore delle relazioni umane e sulla fiducia che si può costruire con le persone che ci circondano. “Essere il numero uno comporta molta più pressione“, ha ammesso, sottolineando che nonostante i successi, l’importanza di essere sani e circondati dalle persone giuste è fondamentale. “Credo che o si vince, o si impara“, ha detto, riferendosi anche agli insegnamenti tratti dalle sue sconfitte, in particolare contro Novak Djokovic.
Il difficile periodo legato al caso doping
Il 2024 di Sinner è stato anche segnato dalla controversia legata al doping, che ha messo il campione italiano in una posizione di grande difficoltà. “È stato un periodo duro per me“, ha spiegato, raccontando la solitudine che ha vissuto durante quei momenti.
Nonostante fosse certo della sua innocenza, ha ammesso che la situazione lo ha messo a dura prova, con notti insonni e il timore che la percezione delle persone nei suoi confronti cambiasse. La sua forza, però, è arrivata dalla verità e dalla reazione immediata che gli ha permesso di tornare a giocare. “Ho capito chi sono i miei veri amici“, ha aggiunto, riflettendo su come questa esperienza lo abbia fatto crescere.
L’errore più grande: il tempo con le persone care
Alla domanda su cosa avesse sbagliato nel corso dell’anno, Sinner ha sorpreso tutti con una risposta personale e sincera. “Il tennis è importante, ma non ho trascorso abbastanza tempo con le persone che amo“, ha confessato. Un errore che, secondo lui, ha avuto un impatto significativo. “Devo trovare il tempo per questo, perché alcune cose passano e non tornano mai più“. La riflessione di Sinner rivela una maturità che va oltre la carriera tennistica e che evidenzia l’importanza dell’equilibrio tra il successo professionale e le relazioni personali.