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Liliana Resinovich, scoperto il “codice segreto” nei messaggi: svolta nelle indagini

Pubblicato: 04/12/2024 08:46

Non si tratta solamente di segni sul corpo e di lesioni attribuibili a un’altra persona. Recentemente, le indagini sul caso di Liliana Resinovich hanno registrato un progresso significativo grazie a un’analisi della corrispondenza tra la 63enne triestina e il suo presunto amante, Claudio Sterpin. Questo report è stato redatto da un esperto incaricato dalla famiglia della vittima e presentato alla procura di Trieste.
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Il vasto scambio di messaggi tra Resinovich e Sterpin, come riportato nel documento di cui Repubblica è entrata in possesso, riguarda il periodo dal 17 novembre 2020 al 14 dicembre 2021 su Whatsapp e non era stato considerato in precedenza, né era stato menzionato nella consulenza informatica del consulente della procura.

I contenuti dei messaggi sono inequivocabili: Liliana ha affermato di voler lasciare il marito e ha promesso un sostegno economico a Sterpin, essendo lei l’unica a guadagnare nella coppia. Inoltre, ha condiviso con lui la prospettiva di una nuova vita insieme.

La loro comunicazione avviene attraverso un linguaggio codificato, composto da abbreviazioni e numeri. Ad esempio, “Cam” sta per “Ciao amore mio”, mentre la combinazione 3-1-11 corrisponde alle lettere C, A e M dell’alfabeto. Poco prima delle 13 del 13 dicembre 2021, giorno precedente alla sua scomparsa, Liliana invia a Claudio un messaggio: “In relax pensando a doman A M”.

Nello stesso giorno, verso le 18, scrive: “ok sono tenace finirà 13 (amore mio)”. Ci si può chiedere se si riferisse alla conclusione del suo matrimonio con Sebastiano Visintin. Il 19 dicembre era stata stabilita come la data di inizio della convivenza tra Liliana e Sterpin, una data significativa, come confermato dallo stesso Sterpin:

“Il 16 dicembre doveva essere il giorno in cui avrebbe chiuso il capitolo, coincidente con l’anniversario della morte di mia moglie. Se le cose fossero andate male, sarebbe venuta a dormire da me; altrimenti, sarebbe rimasta a casa a prepararsi con calma per il giorno 18, quando io e lei saremmo andati in gita. Il 19 dicembre – continua – era una data che ricordavamo bene, e io ho ripensato a quel giorno del 1981, in cui siamo andati in soffitta per la prima volta. Era stato un momento speciale per noi”.

Il 19 dicembre 2021, però, Liliana era già scomparsa da diversi giorni. Il suo corpo sarà ritrovato in un boschetto vicino al ex ospedale psichiatrico di Trieste il 5 gennaio 2022. Recentemente, la perizia medico-legale svolta dai periti della Procura ha rivelato segni e lesioni sul corpo, attribuibili a terze persone, che potrebbero indicare traumi provocati da colpi, come schiaffi.

La morte è stata confermata come causata da asfissia lenta, e una seconda autopsia ha riscontrato una lieve frattura alla seconda vertebra toracica, che sembra risalire a poco prima del decesso, insieme a un’infiltrazione emorragica sulla mano destra.

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