Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia e presidente della Folgore Caratese (Serie D), è stato squalificato dalla FIGC fino al 30 giugno 2026. La sanzione, comunicata ufficialmente dalla Federazione, riguarda comportamenti tenuti durante la partita contro il Club Milano, ritenuti gravemente offensivi e discriminatori.
Le accuse della FIGC
Secondo la nota della FIGC, Criscitiello si sarebbe reso protagonista di un indebito ingresso sul terreno di gioco, rivolgendosi al direttore di gara con espressioni denigratorie e discriminatorie a sfondo razziale. Avrebbe inoltre inseguito l’arbitro fino agli spogliatoi cercando di farlo cadere e colpendo la porta con tre pugni in gesto intimidatorio.
La Federazione pensa di intimidire chi porta alla luce quello che sta succedendo. Non sono un tesserato federale. Verbali inventati. Senza prove. Andremo avanti a dimostrare il loro disegno. Mi avevano detto “la pagherà” ma inventare tutto è troppo.
— Michele Criscitiello (@MCriscitiello) December 3, 2024
L’episodio si sarebbe ripetuto nel secondo tempo, quando Criscitiello avrebbe usato espressioni razziste nei confronti dell’arbitro e di due calciatori avversari. Nel finale della gara, secondo la Federazione, il presidente della Folgore Caratese avrebbe sputato verso alcuni giocatori avversari e rivolto ulteriori insulti discriminatori, innescando una violenta rissa tra i tesserati delle due squadre. Oltre alla squalifica di Criscitiello, la Folgore Caratese è stata multata per 4.000 euro e costretta a disputare due turni casalinghi a porte chiuse. Le forze dell’ordine sono state chiamate a intervenire durante gli scontri in campo.
La battaglia mediatica nei confronti di Gravina e della Figc si è spostata dalla tv al campo di calcio. La Federazione per la prima volta squalifica un non tesserato (io) con accuse infondate. Falsità tutte documentate. Gravi accuse. Inammissibile
— Michele Criscitiello (@MCriscitiello) December 3, 2024
La replica di Criscitiello
Criscitiello ha respinto ogni accusa, definendole infondate. In un tweet sul suo account ufficiale, ha accusato la FIGC e il presidente Gabriele Gravina di aver orchestrato un attacco nei suoi confronti: “La Federazione pensa di intimidire chi porta alla luce quello che sta succedendo. Non sono un tesserato federale. Verbali inventati. Senza prove. Andremo avanti a dimostrare il loro disegno”. La vicenda segna un nuovo capitolo nella battaglia mediatica tra Criscitiello e la FIGC, con il direttore di Sportitalia che annuncia ulteriori azioni per difendersi.