Melissa Harzalli, una studentessa 17enne di Trento scomparsa lunedì 2 dicembre, è stata ritrovata il giorno successivo, martedì 3, a Padova. La giovane si era recata nella città veneta per incontrare il fidanzato ventenne, secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto.
Leggi anche: Matteo Salvini sulla sentenza a Filippo Turetta: “Dovrebbero dargli il lavoro duro in carcere”
Lunedì mattina, Melissa era salita su un treno regionale da Trento a Rovereto con la sorella minore. Mentre quest’ultima si era regolarmente recata a scuola, Melissa aveva cambiato itinerario, prendendo un altro treno diretto a Padova.
Preoccupati per la sua assenza, i familiari avevano subito lanciato appelli disperati. La sorella minore, tramite i social, aveva scritto: “Aiutatemi a ritrovarla. Si trovava a Padova, credo fosse con un ragazzo di origine tunisina. Il telefono è spento e non abbiamo più sue notizie”. La zia della ragazza, parlando al Corriere del Veneto, aveva aggiunto ulteriori dettagli, spiegando che Melissa non aveva portato con sé quasi nulla di personale. “Ha lasciato a casa il tablet, ma siamo riusciti a leggere i messaggi su WhatsApp che si era scambiata con il ragazzo mentre era sul treno”, ha raccontato.
Grazie alle informazioni raccolte e alla collaborazione tra forze dell’ordine e familiari, la situazione si è risolta rapidamente. Melissa è stata ritrovata sana e salva, ponendo fine alle ore di angoscia per i suoi cari. L’episodio ha messo in evidenza quanto sia importante la tempestività nel diffondere appelli e raccogliere indizi per localizzare persone scomparse, soprattutto quando si tratta di minori.
Nonostante il lieto fine, rimangono aperte alcune riflessioni sulla necessità di dialogo e di supporto nelle dinamiche familiari, per evitare situazioni simili in futuro. Il caso di Melissa ha scosso non solo la sua comunità, ma anche il pubblico che ha seguito la vicenda, dimostrando ancora una volta l’importanza della solidarietà e dell’attenzione collettiva.