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Edoardo Bove ha dato l’ok per il defibrillatore. Dopo l’impianto non potrà più giocare in Italia

Pubblicato: 05/12/2024 10:34

Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, si prepara a una svolta nella sua carriera. Dopo il grave malore subito durante la partita contro l’Inter, il giovane giocatore ha dato il consenso per l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo, un dispositivo salvavita che però potrebbe allontanarlo definitivamente dal calcio professionistico in Italia.

Il malore, attribuito a una fibrillazione atriale e gestito tempestivamente dai soccorsi, ha cambiato radicalmente il suo futuro. Secondo le rigide normative italiane, infatti, chi ha un defibrillatore impiantabile non può partecipare ad attività sportive agonistiche, un limite che non esiste invece in altri Paesi.

Il monitoraggio e la decisione

Attualmente Bove è ricoverato in una stanza singola al policlinico di Careggi, dove è costantemente monitorato dai cardiologi. Le sue condizioni sono in miglioramento e non necessita più di cure intensive. Ieri sera, circondato dai familiari e dalla compagna, ha seguito la partita della Fiorentina contro l’Empoli dallo schermo del cellulare, tifando per i suoi compagni.

Nonostante il miglioramento fisico, la scelta di procedere con l’impianto del defibrillatore riflette la consapevolezza della gravità del suo arresto cardiaco. Fonti vicine al giocatore lo descrivono come un ragazzo lucido e determinato, che ha posto molte domande ai medici per comprendere a fondo le implicazioni, sia sportive che personali, di questa decisione.

L’intervento e le prospettive future

L’intervento per l’impianto del defibrillatore è previsto tra giovedì e venerdì, salvo complicazioni. La procedura, eseguita in anestesia locale, consiste nell’inserimento del dispositivo sotto la pelle, pronto a intervenire in caso di fibrillazioni pericolose per la vita.

Se Bove propenderà per questa scelta, sarà costretto a rinunciare al calcio, almeno in Italia. Il giovane calciatore potrebbe continuare a giocare in altri Paesi dove le normative permettono l’attività agonistica con un defibrillatore, come accaduto a giocatori del calibro di Christian Eriksen, che ha ripreso la sua carriera in Premier League dopo un’esperienza simile.

Un futuro incerto ma pieno di speranza

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