I droni per le consegne di Amazon si sono alzati in volo per la prima volta nei cieli italiani il 4 dicembre, in Abruzzo, nell’area di San Salvo. Lo ha annunciato la società, che ha spiegato di aver svolto con successo il primo test per le consegne e di voler continuare a collaborare con le autorità italiane per soddisfare tutti i requisiti necessari al lancio del servizio il prossimo anno.
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Il volo di prova
Il volo di prova è stato realizzato con il nuovo drone MK-30, “il sistema altamente automatizzato di droni che utilizza il programma di computer vision Amazon, all’avanguardia nel settore”, come spiegato dalla società. Questo permette ai droni di “spostarsi in sicurezza lontano dagli ostacoli”, garantendo l’incolumità di persone, animali e proprietà.
Nello specifico, si tratta di un drone che pesa poco più di 36 chilogrammi, ha un raggio d’azione complessivo di 24 km, tra andata e ritorno, e può consegnare pacchi fino a 2 kg e mezzo circa, un peso che include il 90% degli articoli venduti da Amazon. Il primo prodotto a essere consegnato con il test in Italia è stato una sveglia intelligente Echo Spot con l’integrazione di Alexa ed è giunto a destinazione in un’abitazione nelle immediate vicinanze del centro di distribuzione di San Salvo. Il test è stato svolto grazie all’autorizzazione e ai processi di certificazione di Enac in coordinamento con Enav. E il servizio verrà avviato – precisa Amazon – “solo una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie”.
Il progetto prevede che i pacchi vengano caricati da un addetto sul drone nell’area di decollo e atterraggio, che si trova all’esterno del centro di distribuzione. I droni decollano da terra verso l’alto e poi utilizzano il volo alare per spostarsi tra il sito e il luogo di consegna scelto dai clienti. Quando raggiungono la destinazione, si abbassano senza atterrare e rilasciano il pacco da circa 4 metri di altezza.