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Allarme per il gasdotto Tap in Salento: rilevate crepe sottomarine, struttura a rischio

Pubblicato: 07/12/2024 16:17

Il gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) necessita già di interventi di manutenzione straordinaria. Secondo quanto emerge dalla documentazione pubblicata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sono stati riscontrati problemi significativi, tra cui crepe nel mantello esterno e almeno 15 tratti in cui il tubo non poggia sul fondale marino, esponendolo a rischi di vibrazioni e correnti.

I problemi rilevati

Le criticità sono emerse durante i rilievi effettuati lo scorso giugno nell’ambito del monitoraggio ambientale post-operam del gasdotto. Un punto particolarmente problematico è stato individuato a circa 13 miglia nautiche dalla costa italiana, dove il gasdotto presenta un tratto di circa 500 metri sospeso sopra il fondale, a una profondità compresa tra 150 e 220 metri.

Per risolvere il problema, TAP ha pianificato interventi per migliorare l’aderenza della condotta al fondale marino ed eliminare i “free span”, gli spazi vuoti che si formano sotto il tubo.

La denuncia del collettivo No TAP

Le associazioni locali, riunite nel collettivo No TAP di Melendugno, hanno immediatamente sollevato critiche sulla situazione. “Le crepe e le campate libere del gasdotto non sorprendono: erano dubbi già sollevati dagli esperti durante le fasi di progettazione”, hanno dichiarato, sottolineando come la fragilità dell’infrastruttura fosse uno dei punti più contestati della sua realizzazione.

Il gasdotto TAP, che finisce nel terminale di ricezione a Melendugno, rappresenta un’opera strategica per l’approvvigionamento energetico europeo, ma è stata fortemente contestata per il suo impatto ambientale e per i potenziali rischi legati alla posa in mare.

Un intervento complesso e urgente

La manutenzione annunciata non è soltanto necessaria per il corretto funzionamento del gasdotto, ma anche per garantirne la sicurezza. La pubblicazione delle modalità di rilevazione e degli interventi previsti sul sito del Ministero dell’Ambiente conferma l’urgenza della situazione.

Il dibattito sulla sicurezza e sull’affidabilità del TAP si riaccende, evidenziando ancora una volta le tensioni tra gli obiettivi energetici nazionali e la salvaguardia dell’ambiente locale. Resta ora da vedere come l’azienda e le autorità competenti gestiranno un intervento tanto delicato quanto urgente.

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