Vai al contenuto

Bologna, 8 ore in pronto soccorso col figlio autistico: “Cibo bloccato nell’esofago, inaccettabile”

Pubblicato: 07/12/2024 07:27

Otto ore di attesa al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna, nonostante una situazione critica. Questo l’incubo vissuto da Edoardo, un ragazzo con autismo grave e una rara malattia genetica, e sua madre, Marialba Corona, presidente di Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici). La donna ha denunciato l’accaduto con un post su Facebook, sollevando un’ondata di indignazione.

La denuncia di Marialba Corona
«Da due settimane Edo ha forti dolori da reflusso, nonostante terapia e dieta», ha scritto. «Arrivati al pronto soccorso in emergenza, abbiamo chiesto il percorso Dama (dedicato a persone con disabilità grave). Ma ci è stato detto: “Non è questo il modo per attivarlo”. E così, braccialetto azzurro e otto ore di attesa». Edoardo, non verbale, è rimasto a lungo sofferente, mentre la madre cercava di contenerlo.

Solo in serata è stata effettuata una Tac, che ha rivelato un bolo di cibo nell’esofago, richiedendo un intervento urgente. «Autistico? Disabile al 100%? Per loro è uguale a tutti gli altri. Alle 16 del giorno dopo ancora nessuna gastroscopia. È accettabile? Tante parole, ma pochi fatti», ha aggiunto la madre. Marialba ha recentemente promosso “La Casa di Edo”, una struttura per preparare giovani con autismo al distacco familiare, e si chiede quanto ancora debbano sopportare queste famiglie.

Le scuse dell’Ausl
La denuncia ha raggiunto l’assessore regionale Raffaele Donini, il presidente della Regione Michele de Pascale e il dg dell’Ausl Paolo Bordon. In serata, l’Ausl ha chiesto scusa per il disagio, spiegando che il direttore del Pronto Soccorso aveva già cercato di contattare la signora. Il dg ha convocato una riunione per chiarire l’accaduto ed evitare futuri episodi, ribadendo che il protocollo Dama ha generalmente dimostrato un ottimo funzionamento.

Marialba Corona ha poi dichiarato: «Ora siamo a casa. In reparto sono stati competenti e gentili. Fa rabbia sapere che ci sono percorsi dedicati che però non vengono applicati».

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure