“L’unica cosa che sapevo è che ero capace di nuotare e che dovevo raggiungerla. Non ho pensato a nient’altro, solo che dovevo salvare quella vita”. Sono le parole del luogotenente Miriam D’Amico, della polizia locale di Capua, che ha raccontato il salvataggio di una donna, G.D.B., 50enne di Curti, lanciata dal Ponte Romano, lato Riviera Casilina, nel fiume Volturno.
“Ero di turno in piazza quando è arrivata la notizia. Una persona si era gettata dal ponte,” prosegue Miriam. “Ho gestito il traffico per far passare i soccorsi, ma appena il mio collega mi ha raggiunta, sono scesa verso il fiume. Sapevo che era viva: si abbracciava in posizione di protezione. Ho preso una canoa, che non avevo mai usato, e un remo. Con una corrente fortissima, l’ho raggiunta, le tenevo su la testa per evitare un’emorragia cerebrale dovuta al freddo e le parlavo.”
In quei momenti concitati, Miriam ha mostrato un’umanità straordinaria: “Le ripetevo ‘Non mollare, ti prego. Ogni cosa, anche la più brutta, si supera. Lotta, non devi morire.’ Non ho pensato a nulla, nemmeno alla mia vita. Ho sentito che il Signore guidava i miei gesti.”
Dopo aver parlato con lei fino all’arrivo dei vigili del fuoco, Miriam è stata sbalzata in acqua mentre cercava un approdo, ma è stata recuperata dai soccorritori. La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Caserta: è in stato di shock con alcune fratture, ma viva.
“Andrò a trovarla. Voglio sapere perché. Non la lascio sola,” afferma Miriam, lanciando un appello: “Agite di più. Non nascondetevi dietro lo schermo di un telefono. Ascoltate chi vi circonda, fate meno video. Così, magari, una vita si salva.”