Vai al contenuto

Vannacci al podcast di Fedez: fra “sigari”, fascismo, codice della strada e… Napoleone

Pubblicato: 09/12/2024 13:49

Il Generale Roberto Vannacci è stato il protagonista di una delle puntate più attese del nuovo podcast Pulp Podcast, ideato da Fedez e Mr. Marra. Con il suo stile provocatorio e le sue posizioni decisamente conservatrici, Vannacci ha suscitato molte reazioni, affrontando temi scottanti della politica e della società con dichiarazioni che non sono passate inosservate. Durante il dibattito, Vannacci ha rilasciato una serie di affermazioni che hanno animato il confronto, tra cui la sua opinione sul fascismo.

“Perché dovrei chiedere a qualcuno di dichiararsi antifascista?”

Uno degli spunti più controversi è stato proprio il commento di Vannacci sul fascismo. Rispondendo alla domanda di Fedez sulla necessità di dichiararsi antifascisti, il Generale ha affermato con fermezza: “Il fascismo è finito 80 anni fa. Io non chiedo a una persona di dichiararsi anti-napoleonica, anti-imperiale o anti-giacobina, quindi perché dovrei chiedere di dichiararsi antifascista?”. Un’affermazione che ha sollevato un dibattito acceso sulla memoria storica e sul ruolo di certe ideologie nel panorama politico contemporaneo.

L’odio come sentimento umano

Vannacci ha continuato a spingere i confini della discussione, parlando dell’odio come di un sentimento umano che non può essere “soppresso”. “L’odio è un sentimento, come l’amore. Come si fa a sopprimere un sentimento?“, ha dichiarato il Generale, provocando una riflessione sull’importanza della libertà di espressione anche per pensieri e sentimenti negativi, pur senza giustificare azioni criminose.

“Tra la fomentazione dell’odio e l’espressione dell’odio c’è una bella differenza”, ha aggiunto, sollevando la questione della libertà di esprimere emozioni senza che queste si trasformino in atti di violenza. Un siparietto divertente è avvenuto quando Fedez ha acceso uno spinello e Vannacci ha chiesto: “Cos’è, un sigaro?”, rifiutando poi l’invito a fumare insieme al conduttore.

Il confronto con Fedez e le critiche all’estrema destra

Mr. Marra ha incalzato Vannacci, accusandolo di usare una comunicazione che sembrava strizzare l’occhio all’estrema destra, ma il Generale ha respinto l’accusa con una risata: “No, non specificatamente“. La discussione è continuata su temi come il pacifismo, l’incoerenza della sinistra italiana e la visione di Vannacci sulla guerra in Ucraina. Il Generale ha sottolineato la necessità di avviare negoziati con la Russia, affermando che la pace giusta non è mai esistita, ma solo quella dei vincitori.

L’alcool, le droghe e la scienza

Un altro momento di confronto interessante è stato sul tema delle sostanze stupefacenti e dell’alcol. Fedez ha criticato le normative sul codice della strada, ritenendole prive di senso, specialmente per quanto riguarda l’uso di droghe leggere come la marijuana. Vannacci ha risposto sottolineando che “se fumo una canna e, dopo un mese, guido, e questa cosa è scientificamente provato che non dà alcun effetto sullo stato di veglia e sulla capacità di guida, non avrebbe senso proibirlo“.

Il dibattito si è poi spostato sull’alcol, con Fedez che ha scherzato sulla sua tolleranza per un bicchierino di vino ma non per la marijuana. Vannacci ha concordato, aggiungendo che l’uso moderato di vino durante i pasti può addirittura ridurre le morti statistiche e innalzare l’aspettativa di vita, un dato che il Generale ha supportato citando recenti studi scientifici.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure