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Prendi un antinfiammatorio e ti revocano la patente? Il nuovo codice della strada che fa paura!

Pubblicato: 11/12/2024 16:43

Antinfiammatori, antistaminici o farmaci per il raffreddore… Li usi per stare meglio, ma con il nuovo Codice della Strada potrebbero costarti la patente!

Con le nuove regole, basta un test antidroga salivare per rilevare sostanze, anche se assunte per motivi medici. Il problema? I falsi positivi! Farmaci comuni come l’ibuprofene possono far risultare tracce di marijuana, mentre decongestionanti come la pseudoefedrina possono segnalare erroneamente, in un primo test, presenza di anfetamine.

La patente viene sospesa sul momento, e dimostrare la tua innocenza diventa un incubo burocratico.

E non finisce qui: chi assume farmaci a base di cannabis per scopi terapeutici rischia addirittura la revoca, anche se prescritte dal medico! È pur vero che il primo test è comunque di mero screening, come spiega la dottoressa Strano Rossi a Fanpage: “”I test di screening per loro natura – spiega la professoressa Strano Rossi – sono preliminari e possono dare infatti falsi positivi, anche in caso di assunzione di farmaci, per questo è sempre necessario  ricorrere al test di conferma – che dovrebbe essere effettuato entro dieci giorni su un’altra aliquota di campione salivare prelevata contestualmente a quella utilizzata per lo screening o su campione di sangue – attraverso metodiche analitiche con valore probatorio che identificano con certezza la sostanza, eliminando in questo modo qualsiasi rischio di falsi positivi“. Rispetto al vecchio codice – prosegue la professoressa – “gli accertamenti restano nella sostanza gli stessi effettuati finora, con alcune modifiche, pene e sanzioni inasprite, soprattutto per i recidivi”. D’altra parte, come spiega sempre a Fanpage Minin, il vero problema ora sta nel fatto che al test potrebbe essere sottoposto chiunque: “È vero – spiega Minin – i falsi positivi potevano verificarsi anche prima. Ma la differenza principale riguarda il fatto che adesso chiunque può essere sottoposto al test, anche qualora non ci sia nessun tratto – i cosiddetti indici sintomatici – come l’eloquio fluente o l’agitazione psicomotoria, che possa far sospettare un consumo di sostanze da parte del conducente e quindi una sua pericolosità effettiva alla guida”.

Il nuovo Codice della Strada rischia di mettere le persone nella posizione di essere scambiate per consumatrici di droghe anche quando non lo sono, e in un primo momento, quantomeno, di non essere trattati diversamente da chi guida sotto effetto di sostanze e chi utilizza medicinali leciti. Un approccio che molti esperti definiscono un pericolo per i diritti dei cittadini e potenzialmente incostituzionale.

Se questa è sicurezza stradale, vale davvero la pena pagarne il prezzo?

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