Due esposti distinti sono stati presentati alla procura di Torre Annunziata dai legali della giornalista Federica Corsini e dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano in relazione agli audio mandati in onda da Report. Gli avvocati chiedono di verificare chi abbia fornito alla trasmissione “registrazioni illecitamente carpite e ancor più illecitamente consegnate”, ipotizzando una violazione dell’articolo 615 bis del codice penale, che riguarda le “Interferenze illecite nella vita privata”.
Secondo i legali di Sangiuliano, la consegna e diffusione delle registrazioni costituirebbe un illecito. Prima della trasmissione, l’avvocato Silverio Sica aveva diffidato Report dal mandare in onda una conversazione tra l’ex ministro e sua moglie. La diffida, inviata anche al Garante per la protezione dei dati personali e alla procura di Roma, denuncia come “illecita” la captazione e la diffusione di audio riservati, registrati abusivamente da una terza persona.
Nella diffida si sottolinea che la registrazione di una conversazione tra Sangiuliano e la moglie, “abusivamente captata dalla signora Boccia”, rappresenta un “fatto di eccezionale gravità”. Secondo il legale, tali registrazioni rientrano in un disegno più ampio di natura persecutoria e ritorsiva, già sottoposto all’attenzione della magistratura.
Intervenendo su Rai Radio 1, Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha respinto le accuse. “Nessuno ha rubato nulla – ha affermato – gli audio servono a ricostruire i fatti attraverso le parole dei protagonisti. L’audio ‘incriminato’ non contiene nulla di privato. Ne ho parlato con Sangiuliano, con cui ho un rapporto di amicizia, e non mi ha mai posto il problema”. Ranucci ha anche espresso solidarietà al collega Luca Bertazzoni, autore del servizio, “sommerso da critiche indegne”.