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Trump chiede tregua immediata a Zelensky, Mosca accusa gli Stati Uniti: “Vogliono la guerra”

Pubblicato: 11/12/2024 13:36

Il 7 dicembre a Parigi, si è svolto un incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky, in occasione dell’inaugurazione della nuova Cattedrale di Notre Dame. L’incontro, durato circa 35 minuti e avvenuto senza la presenza di consiglieri, ha avuto come tema centrale la guerra in Ucraina.

La richiesta di Trump e la risposta di Zelensky

Secondo una ricostruzione di Reuters, durante il colloquio Trump ha chiesto una “tregua immediata” e l’avvio di negoziati per porre fine rapidamente al conflitto con la Russia. Pur non fornendo dettagli specifici su come si potrebbero svolgere i negoziati, Trump ha ribadito la sua intenzione di interrompere la guerra il prima possibile. La posizione del Presidente americano potrebbe influire sui futuri sviluppi diplomatici, considerando anche il ruolo degli Stati Uniti nel conflitto.

Zelensky, dal canto suo, ha colto l’occasione di questo incontro per spiegare la necessità di ottenere garanzie di sicurezza per l’Ucraina in caso di una risoluzione negoziata del conflitto. Secondo le fonti presenti, il presidente ucraino ha mostrato determinazione nel sollecitare una risposta concreta riguardo alle future protezioni per Kiev. Dall’altra parte, Trump si è comportato in modo rispettoso e aperto, mantenendo un atteggiamento di ascolto, ma senza offrire soluzioni immediate.

La durissima replica di Mosca (rivolta all’amministrazione Biden)

Nonostante l’apertura di Trump, oggi Mosca ha rilasciato dichiarazioni molto dure e preoccupanti riguardo alla situazione ucraina. La Russia è infatti convinta che l’aumento degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti all’Ucraina sia parte di una precisa strategia per prolungare il conflitto.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato gli Stati Uniti di voler “prolungare l’agonia del regime di Kiev“. L’accusa da parte del Cremlino è la risposta all’annuncio che l’amministrazione Biden ha firmato una garanzia finanziaria per un prestito da 20 miliardi di dollari a Kiev, parte di un impegno globale del G7 che prevede il finanziamento complessivo di 50 miliardi di dollari destinato all’Ucraina, garantito dagli interessi generati dai capitali russi congelati in Occidente.

La tensione internazionale rimane quindi molto alta, con gli Stati Uniti che mantengono il loro supporto economico e militare all’Ucraina, mentre la Russia denuncia gli americani che, secondo Mosca, fanno di tutto per prolungare la guerra. Ed è notizia di oggi che Orban, il Premier ungherese, ha incontrato Putin per cercare di favorire l’inizio di un percorso diplomatico che porti alla fine del conflitto.

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