Secondo le previsioni dell’Istituto per l’Interscambio Scientifico (Isi Foundation), l’influenza raggiungerà il suo picco tra la fine dell’anno e l’inizio del 2025, seguendo un andamento simile alla scorsa stagione. L’aumento dei contagi è atteso «nelle prossime settimane, con un possibile raddoppio dei casi entro la fine di dicembre», ha dichiarato l’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control). Tuttavia, in Italia, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) evidenziano una diffusione attuale limitata.
Le previsioni per l’Italia
«Il picco è previsto tra la fine dell’anno e l’inizio del 2025», spiegano gli esperti. Fattori come l’efficacia del vaccino e la severità del virus influenzale predominante rendono l’andamento della malattia ancora incerto, specialmente per quanto riguarda l’impatto sul sistema ospedaliero. Secondo i ricercatori Nicolò Gozzi e Daniela Paolotti, non si prevede una forte escalation prima di Natale: «Il vero rischio potrebbe concentrarsi nelle settimane successive, con l’aumento della socialità scolastica e familiare».
Il ruolo di Influcast e RespiCompass
L’Isi Foundation utilizza strumenti come RespiCompass, una piattaforma di modellizzazione internazionale, e Influcast, hub italiano per le previsioni epidemiologiche. Questi sistemi permettono di monitorare e prevedere l’andamento delle infezioni respiratorie, contribuendo a una migliore gestione della salute pubblica.
Gli esperti: vaccini e impatto sociale
Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, sottolinea l’importanza della vaccinazione: «Chi si vaccina ora può beneficiare di una protezione che durerà oltre febbraio-marzo, coprendo anche eventuali code influenzali». Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, aggiunge che «i contagi stanno crescendo, ma con una curva meno esplosiva rispetto all’anno scorso». Tra i sintomi principali si segnalano febbre alta, dolori muscolari, tosse e, nei casi più gravi, polmonite. «Le prossime settimane saranno decisive per valutare l’impatto sugli ospedali, soprattutto per pazienti anziani e fragili».