Francesco Cinquemani è morto a 46 anni. Il regista, noto per opere come Andron: The Black Labyrinth e Il magico mondo di Billie, ha lasciato un segno profondo nel cinema e nel teatro. La sua vita, interrotta troppo presto, è stata un continuo viaggio tra creatività, passione e impegno sociale.
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Cinquemani ha iniziato come giornalista, scrivendo per riviste come Emporio Armani Magazine, Rockstar, Tutto e TV Sorrisi e Canzoni. Poi ha scelto di dedicarsi alla regia, portando avanti una carriera brillante. Ha scritto, prodotto e diretto più di settanta corti e lungometraggi.
La carriera
La sua opera prima al cinema, Andron: The Black Labyrinth, risale al 2015. Da lì, una serie di successi internazionali ha consolidato il suo nome. Tra questi, Beyond the Edge – I maestri dell’illusione, con Antonio Banderas, e La rosa velenosa, che gli ha fatto vincere il premio per la miglior regia internazionale al Terra di Siena Film Festival.
Il suo ultimo lavoro, Il magico mondo di Billie, ha segnato una svolta. Con questo film per bambini, ha scelto di trasmettere un messaggio di speranza, ispirato a esperienze personali significative.
Il teatro
Cinquemani non si è limitato al cinema. Ha portato il teatro all’interno del carcere di Rebibbia, creando la Compagnia Stabile Assai. Questo gruppo, il primo del suo genere in Italia, ha dato ai detenuti la possibilità di esprimersi attraverso l’arte.
I funerali si terranno lunedì 16 dicembre alle 11, nella chiesa di Santa Prisca all’Aventino, a Roma. Francesco Cinquemani lascia un’eredità di storie, emozioni e un esempio di come l’arte possa migliorare le vite.