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Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, è salito sul palco di Atreju, la tradizionale festa politica di Fratelli d’Italia, con un tono provocatorio. Intervistato dal direttore di Libero, Mario Sechi, ha scherzato sull’accoglienza del pubblico: “Sentitevi liberi di fischiare, accetto il dissenso. Mi preoccuperei se non ricevessi almeno qualche fischio”. Nonostante qualche timida contestazione iniziale, l’intervista è stata segnata da numerosi applausi.
Alla domanda diretta di Sechi, “Ma lei è di sinistra?”, Conte ha precisato la distanza del Movimento 5 Stelle da una certa visione ideologica, ribadendo che il progressismo non si riduce a un’opposizione basata sull’antifascismo o sull’accoglienza indiscriminata. Ha sottolineato che il suo obiettivo politico è quello di costruire un’alternativa autonoma, lontana dalle retoriche tradizionali, e si è definito un “progressista indipendente” impegnato nel contrasto alle disuguaglianze.
Quando il direttore di Libero ha ironizzato sul rischio che il leader M5S potesse aderire a Fratelli d’Italia, Conte ha replicato con fermezza, rivendicando l’identità autonoma del Movimento. Ha ribadito che non ci sarà alcun ruolo da “junior partner” per i pentastellati, rivendicando il diritto di costruire un’opposizione distinta e autonoma rispetto agli altri schieramenti politici.
La presenza di Conte ad Atreju, insolita per un leader del Movimento 5 Stelle, ha confermato la volontà di dialogare con un pubblico diverso e di affermare una posizione politica indipendente e chiara, capace di intercettare consensi anche oltre il tradizionale bacino elettorale del Movimento.