
La vicenda legata alla positività di Jannik Sinner al Clostebol continua a tenere banco. L’avvocato Angelo Cascella, esperto in diritto sportivo internazionale, ha fatto il punto sulla situazione in una lunga intervista rilasciata a Sport Mediaset, chiarendo le possibili conseguenze per il tennista italiano.
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Sinner ha concluso in bellezza il suo fantastico 2024, ma sul suo cammino grava ancora il ricorso presentato dalla Wada a seguito della positività al doping, rilevata nei test effettuati a marzo. Un rischio concreto di squalifica incombe sul numero uno del tennis mondiale, ma, secondo l’avvocato Cascella, non è esclusa la possibilità di un accordo tra le parti.
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Cosa rischia Sinner?
“Essendo state effettuate delle analisi e avendo dimostrato la sussistenza di tracce dopanti, l’atleta rischia una condanna da uno a due anni“, ha dichiarato Cascella. In particolare, se il caso venisse giudicato come colpa o negligenza, la squalifica potrebbe avere questa durata. In caso di dolo, la pena potrebbe essere molto più severa, arrivando fino a quattro anni di squalifica.

La posizione della WADA
Il ricorso della Wada, secondo l’avvocato, si basa sul principio che qualsiasi sostanza vietata rilevata nell’organismo di un atleta rende quest’ultimo responsabile, anche se non ne era consapevole. “L’atleta è responsabile anche dello staff che lo affianca“, ha aggiunto Cascella, evidenziando come eventuali errori commessi dal team di Sinner possano comunque essere ascritti a una responsabilità del tennista. La Wada, pur non sostenendo che Sinner abbia violato le norme intenzionalmente, contesta comunque la sua negligenza nella gestione dello staff.
Patteggiamento possibile
Cascella ha poi fatto riferimento alla possibilità di un patteggiamento, che potrebbe portare a una soluzione transattiva. “Il rischio di una condanna c’è, ma nello stesso tempo è possibile che le parti si sentano e possano trovare un accordo“, ha affermato l’avvocato. Anche se la squalifica per Sinner è ancora una possibilità concreta, il caso potrebbe risolversi attraverso una conciliazione prima dell’udienza prevista per la primavera del 2025, con una sospensione del giudizio fino a un possibile accordo.
Le conseguenze economiche
Oltre agli aspetti sportivi, un’eventuale squalifica potrebbe avere anche ripercussioni economiche per il tennista. I contratti di sponsorizzazione, infatti, contengono clausole che potrebbero portare all’annullamento o al pagamento di penali in caso di positività al doping. “Il rischio per l’atleta è di andare incontro a sanzioni economiche”, ha sottolineato Cascella, facendo riferimento ai contratti con gli sponsor che potrebbero subire delle conseguenze negative in caso di squalifica.
Un futuro incerto
Il futuro di Sinner, quindi, è tutt’altro che certo. Il rischio di una squalifica, anche pesante, è concreto, ma la possibilità di un accordo tra le parti resta una via percorribile per evitare le sanzioni più severe. La situazione resta aperta e, con l’inizio del processo al Tas, potrebbero esserci ulteriori sviluppi.