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FdI spiazza gli alleati: “Camera e ministero in ritardo sulla manovra”

Pubblicato: 19/12/2024 12:01

Scintille tra le forze della maggioranza durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, con Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia che alza la voce e critica i tempi di lavoro degli uffici di Montecitorio e del Ministero dell’Economia, accusati di essere in ritardo nella preparazione della legge di bilancio. La tensione esplode quando, nella biblioteca del presidente della Camera, i capigruppo si riuniscono per definire il calendario della discussione sulla manovra.

Il punto di vista di Bignami

Bignami, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, si è lamentato dei ritardi legati alla preparazione del testo della legge di bilancio, sottolineando le difficoltà nel conciliare le modifiche apportate dalla commissione Bilancio con i 144 articoli approvati dal Consiglio dei ministri. “Gli abbiamo dato 32 ore per essere pronti e ora parliamo di ritorno in commissione?”, ha dichiarato con tono infuocato, temendo che le opposizioni possano sfruttare il passaggio in commissione per rallentare ulteriormente l’iter della manovra. Il timore di Bignami è che questo rallentamento possa compromettere il programma dopo una lunga e complessa fase di verifica.

La reazione degli alleati e delle opposizioni

Le parole di Bignami hanno suscitato reazioni contrastanti. I capigruppo di Forza Italia e Lega, Paolo Barelli e Riccardo Molinari, sono rimasti in silenzio, sorpresi dai toni dell’alleato. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha scelto di non intervenire per evitare che la discussione si esasperasse. Il capogruppo di Azione, Matteo Richetti, ha rotto il silenzio rispondendo a Bignami, accusando la maggioranza dei ritardi e sottolineando come le difficoltà siano imputabili alla gestione interna e non agli uffici del Parlamento.

Anche i rappresentanti del Partito Democratico e di Alleanza Verdi e Sinistra hanno preso di mira FdI, accusando il partito di maggioranza di aver complicato i lavori della commissione con richieste last minute. In questo contesto, le opposizioni hanno fatto pressione per un calendario più flessibile, ottenendo un piano alternativo che prevede una possibile votazione finale sabato mattina, se le sedute dovessero prolungarsi oltre il previsto.

Il calendario della manovra

Nonostante le polemiche, è stato definito un calendario per l’esame in aula della legge di bilancio. L’inizio della discussione generale è fissato per oggi alle 8, seguito dalla richiesta di fiducia alle 11. Il voto finale sul provvedimento avverrà alle 22.30 in diretta Tv. Questo programma comprende anche l’esame degli articoli residui e degli ordini del giorno, con la promessa di un’approvazione rapida, ma le modifiche continue e le verifiche in corso potrebbero continuare a ritardare l’iter legislativo.

Le accuse al Mef e la difesa dei tecnici

Bignami ha anche lanciato accuse contro il Ministero dell’Economia, in particolare contro la Ragioneria, lamentando ritardi nella preparazione del testo. La risposta del Mef non si è fatta attendere: i tecnici hanno difeso il proprio operato, facendo sapere che le richieste dei partiti sono state numerose e complesse, e ciò ha reso necessari tempi di lavorazione più lunghi rispetto ad altre manovre. I ritardi evidenziati da Bignami sono stati considerati comunque eccessivi da parte di alcuni esponenti interni a Fratelli d’Italia.

La manovra continua quindi a causare tensioni nel governo, con polemiche che minacciano di complicare ulteriormente l’iter legislativo. Il confronto tra le diverse forze politiche, alleate e opposizioni, promette di mantenere alta la tensione nelle prossime settimane, mentre il governo cerca di trovare un equilibrio tra le richieste politiche e le necessità tecniche.

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Ultimo Aggiornamento: 19/12/2024 15:29

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