Vi siete mai chiesti, girando per Ikea o acquistando qualcuno dei suoi prodotti, o semplicemente sfogliando il catalogo, da dove arrivino quei nomi strani dei mobili? Il brand svedese, diventato ormai il simbolo dell’arredamento low-cost (anche se per molti negli ultimi anni non è più tanto low cost…), ha dei nomi davvero originali per i suoi prodotti. Ma dove li pescano? E cosa c’è dietro? Scopriamolo in questo articolo.
La prima cosa che vi sarà capitato di fare, se siete stati colpiti da questa curiosità, è stata scrivere quel nome su Google. Il risultato, però, è stato deludente, proprio perché le uniche cosa che vi saranno apparse saranno stati, appunto, proprio i mobili Ikea. Ma allora come fare? Approfondendo le ricerche, ecco che si scopre la verità.
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I nomi scelti da Ikea per i proprio mobili sono, semplicemente, quelli di località svedesi (ma conosciuti solo dalle popolazioni locali). Qualche esempio? Lo riporta Valeria Paglionico su Fanpage: “Lo scaffale Kallax ha il nome di un villaggio vicino a Luleå, nella Lapponia svedese; il tavolo rotondo Docksta fa riferimento a un villaggio a nord di Stoccolma, mentre la sedia con schienale alto Oskarshamn si ispira a una città costiera nel sud-est della Svezia“. Pensate che la questione ha attirato talmente tanta curiosità che l’ente turistico svedese ha lanciato dei tour organizzati alla ricerca delle località che hanno ispirato i nomi dei mobili Ikea. Ovviamente nella nomastica c’è qualche eccezione: ad esempio i nomi scelti in base alla funzione del prodotto, come il noto coltello Skarpt, che letteralmente significa “tagliente“.