Un caso complesso e inaspettato si è presentato in tribunale a Roma: una presunta vittima di stalking e il suo accusato, un uomo ai domiciliari con braccialetto elettronico, si sono abbracciati entrando in aula. Entrambi ultrasettantenni, lui, 71 anni, è accusato di violenza sessuale, stalking e violazione di domicilio. Lei, 75 anni, lo difende inaspettatamente: «Noi ci amiamo, voglio solo sapere quando gli toglieranno quell’affare».
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Una relazione turbolenta
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, tutto è iniziato il 16 ottobre 2023, quando la donna ha denunciato l’uomo ai carabinieri di Ostia. Dopo la fine della relazione, lui avrebbe cominciato a pedinarla, suonando musica romantica sotto casa sua e lasciandole biglietti d’amore.
Le tensioni non erano nuove. Il primo episodio risale al 26 gennaio 2022, quando, vedendola in macchina con un amico, lui si sarebbe arrabbiato al punto da darle uno schiaffo. Nonostante ciò, la donna ha dichiarato: «Litigavamo, ma volevamo stare insieme. Il problema è mia figlia, che si oppone alla nostra relazione».
Le accuse e il rischio calunnia
Tra gli episodi contestati, una presunta violenza sessuale avvenuta nella casa della donna. L’uomo, secondo l’accusa, l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale, trascinandola in camera e afferrandola per il collo. Tuttavia, in aula la donna ha ritrattato: «Non è vero, ci amiamo». La ritrattazione potrebbe portare a un’accusa di calunnia per la donna, mentre all’uomo sono stati revocati gli arresti domiciliari. Il caso resta in attesa di una sentenza definitiva, in un intreccio tra amore, litigi e giustizia.