Il Papa, 88 anni, domani guiderà la preghiera dell’Angelus dalla cappella di Casa Santa Marta. La decisione, annunciata dal portavoce vaticano Matteo Bruni, è stata presa “a causa dell’intenso freddo unito ai sintomi del raffreddore manifestatisi nei giorni scorsi”. Questa scelta mira a preservare il Pontefice in vista dei numerosi impegni previsti nelle prossime settimane, tra cui le celebrazioni natalizie e gli eventi legati al Giubileo.
Precedenti di Angelus al chiuso
Non è la prima volta che l’Angelus si tiene al chiuso. Nel 2000, durante la pandemia di Covid-19, il Vaticano adottò questa misura per evitare assembramenti e contenere i rischi di contagio. Un caso analogo si verificò nel dicembre 2023, quando il Papa fu ricoverato per un’infiammazione polmonare e si preferì evitare sbalzi di temperatura.
Il Pontefice raffreddato ma attivo
Proprio ieri, nonostante il raffreddore, il Papa ha partecipato all’udienza con la Federazione italiana bocce, scusandosi per la sua condizione ma leggendo integralmente il discorso, seppur con voce roca. Oggi, apparso con un apparecchio acustico, ha tenuto un lungo discorso a braccio ai cardinali della Curia per gli auguri natalizi, prima di incontrare i dipendenti del Vaticano.
Impegni futuri
La decisione di svolgere l’Angelus al chiuso riflette una necessaria prudenza per non compromettere i numerosi eventi in programma. Già lo scorso anno, in situazioni simili, il Papa aveva affidato alcuni discorsi ai collaboratori della Segreteria di Stato per ridurre l’affaticamento.
Il freddo intenso e le condizioni di salute del Pontefice richiamano dunque l’attenzione sulla sua agenda impegnativa, con l’obiettivo di preservare energie per i momenti chiave delle prossime settimane.