Durante un discorso ufficiale, il Pontefice ha definito “crudeltà” gli attacchi che avrebbero causato vittime, inclusi bambini, sottolineando: “Sono stati bombardati dei bambini. Questa è crudeltà. Questa non è guerra. Ho voluto dirlo perché tocca il cuore”.
La risposta di Israele non si è fatta attendere. In una dichiarazione ufficiale, il Ministero degli Esteri ha accusato il Papa di trascurare il contesto del conflitto: “La crudeltà è quando i terroristi si nascondono dietro i bambini mentre cercano di uccidere bambini israeliani; la crudeltà è quando i terroristi prendono in ostaggio 100 persone, tra cui un neonato e dei bambini, e abusano di loro”.
Israele ha ribadito che le sue operazioni militari sono rivolte esclusivamente contro i terroristi, accusando Hamas di usare i civili come scudi umani: “Israele compie sforzi straordinari per impedire danni agli innocenti, mentre Hamas compie sforzi straordinari per aumentare i danni ai civili palestinesi”.
Nella stessa nota, il Ministero ha accusato il Pontefice di adottare “doppi standard” e di isolare ingiustamente lo Stato ebraico, ignorando la complessità della lotta contro il “terrorismo jihadista”.
Le parole di Francesco e la dura replica di Israele evidenziano ancora una volta le profonde divisioni sulla gestione del conflitto e sul peso delle responsabilità.