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“Non è vaccinato. Non lo operiamo”. Cosa succede al malato di cuore: bufera sull’ospedale italiano

Pubblicato: 24/12/2024 11:14
non vaccinato

Nonostante lo stato di emergenza Covid sia finito da ormai 33 mesi, alcune “scorie” continuano a perdurare nelle procedure sanitarie italiane a discapito di chi ha scelto all’epoca come oggi di non vaccinarsi. Sta facendo molto discutere quanto deciso dal reparto di cardio-chirurgia dell’ospedale Cattinara di Trieste, una delle eccellenze nel panorama sanitario nazionale, a discapito di un uomo registrato in lista d’attesa elettiva con diagnosi di cardiopatia valvolare con insufficienza aortica severa. E cosa scrive l’ospedale al paziente? L’uomo, infatti, doveva fare un intervento salvavita, ma non è stato operato “per il suo rifiuto di sottoporsi a vaccinazioni“. Enzo Mazzaro, primario del polo cardio-chirurgico triestino, ha scritto all’uomo: “Le saremmo grati se ci restituisse la presente lettera firmandola in calce per essere cancellato dalla lista d’attesa. La informiamo che, in caso di mancata risposta, procederemo comunque alla sua cancellazione dalla lista. Qualora lei lo desiderasse, saremo lieti di rivalutare la sua situazione in futuro”.
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Florida

Mio marito non ha voluto accettare, la scorsa estate, di essere vaccinato contro Covid, influenza, herpes zoster e pneumococco – spiega a La Verità la consorte – Dopo averci fatto capire che non era un atteggiamento gradito e che, per questo, non lo operavano, il 19 dicembre ci siamo ritrovati con la comunicazione nella cassetta della posta che lo invitava a cancellarsi dalla lista d’attesa“. La vicenda, ovviamente, è gravissima e ha riacceso un dibattito che sembrava ormai sepolto per sempre. La lettera è stata spedita al malato di cuore il 12 dicembre. Poi ha iniziato a circolare in una chat privata di giuslavoristi e medici che la commentavano e suggerivano alla parte lesa le azioni più incisive per tutelare la sua salute. Poi è finita su X e visualizzata da migliaia di utenti, scatenando l’indignazione di tutti. La Verità ha dunque cercato di parlare con il dottor Mazzaro ma, attraverso la segretaria, ha fatto sapere che “della questione si sta occupando l’ufficio legale di Asugi, l’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina.

Foto di una sala operatoria

Il paziente triestino, è non vedente e sofferente anche di altre patologie. Dopo che si è mossa La Verità, l’ospedale ha subito contatto l’uomo chiedendogli di presentarsi. Forse un ripensamento? Resta però, la vergogna di quella comunicazione a una persona gravemente malata. Infatti, adesso in tanti vogliono sapere se prima di questo paziente anche altri sono stati trattati così, col rischio di morire. Nel suo articolo, Patrizia Floder Reitter si rivolge infine direttamente al ministro della Salute Orazio Schillaci: “Come può permettere che un ospedale rifiuti un intervento chirurgico a chi non si è vaccinato? Dove sta scritto che aver fatto l’anti Covid o l’antinfluenzale, addirittura il vaccino contro il «fuoco di Sant’Antonio» sono condizioni imprescindibili per entrare in una sala operatoria?”.

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Ultimo Aggiornamento: 24/12/2024 11:38

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