Un colpo di pistola rompe il silenzio della notte di Natale nei Castelli Romani. Un agente di polizia di 52 anni è stato trovato senza vita nel suo appartamento a Grottaferrata, in via Roma, nelle prime ore del mattino del 24 dicembre. Il dramma ha scosso la comunità locale, gettando un’ombra di tristezza su una giornata tradizionalmente dedicata alla gioia e alla famiglia.
I fatti: un gesto volontario?
Secondo quanto ricostruito, i vicini dell’uomo hanno sentito un forte rumore, simile a uno sparo, provenire dall’abitazione. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine e al personale del 118, ma all’arrivo sul posto per il poliziotto non c’era più nulla da fare.
L’uomo, che prestava servizio presso il commissariato di Marino, viveva con l’anziana madre, assente al momento del fatto. L’arma utilizzata sarebbe quella di ordinanza. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica della Questura di Roma, che ha avviato i rilievi necessari. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo d’indagine, ma al momento prevale l’ipotesi del suicidio. Non sono stati resi noti dettagli su eventuali motivazioni che possano aver spinto l’agente a compiere questo gesto estremo.
Comunità sotto shock
La notizia ha scosso profondamente sia la comunità di Grottaferrata che l’ambiente delle forze dell’ordine. Non è la prima volta che episodi simili accadono, aprendo riflessioni sulla pressione psicologica e i disagi vissuti da chi indossa una divisa.
Le autorità, al momento, mantengono il massimo riserbo sull’accaduto, mentre si attendono ulteriori dettagli dalle indagini. La tragedia, consumatasi in una notte che dovrebbe unire, lascia un vuoto e molte domande senza risposta.