Le creme idratanti piacciono molto agli italiani. Non tutte, però, sono davvero salutari. Le si usano per rendere la pelle più idratata e combattere la secchezza che si presenta soprattutto nei mesi freddi. In commercio ce ne sono tantissime, e spesso ci chiediamo – e chiediamo ai commessi – quale sia la migliore da usare. La risposta arriva dall’ultimo test condotto dalla rivista tedesca OkoTest – e ripreso da Il Salvagente – che ha portato in laboratorio 44 creme idratanti per rilevare la presenza di sostanze problematiche. I risultati sono (in parte) incoraggianti perché 25 prodotti hanno ottenuto il giudizio “molto buono” e 7 un giudizio “buono”, offrendo una vasta gamma di opzioni sicure per la cura della pelle. Le restanti 12, però, ottengono giudizi tra il sufficiente e l’insufficiente per la presenza di componenti minerali problematici o conservanti potenzialmente dannosi. Vediamo quindi la classifica e quali sono gli ingredienti periscolosi.
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Come spiega Il Salvagente, una parte dell’industria cosmetica continua a utilizzare paraffine e altri grassi derivati dal petrolio nelle formulazioni. “Tuttavia, spesso si scopre che questi ingredienti possono essere contaminati da idrocarburi aromatici degli oli minerali (Moah), che potrebbero contenere componenti cancerogeni“. Anche i conservanti rappresentano un problema: “Molti di quelli utilizzati per prolungare la durata dei cosmetici si sono rivelati dannosi per la salute. Nel test sono stati rilevati due conservanti alogeno-organici, il clorfenesin e il clorexidina digluconato, che possono provocare reazioni allergiche”. Infine, anche alcuni profumi possono causare allergie. Tra le creme idratanti testate, “solo una, la crema corpo The Ritual of Sakura di Rituals, contiene fragranze allergeniche come isoeugenolo e alcol cinnamico. Per questo e per tutto il resto questo prodotto ha ottenuto un giudizio insufficiente insieme all’olio per il corpo Beauty di Garnier“.
Vediamo ora la classifica delle creme idratanti concentrandoci sulle creme peggiori del test.
– La crema Rituals, pur essendo il terzo prodotto più costoso tra i 44 analizzati dai tedeschi, si posiziona all’ultimo posto, “per via della presenza di ingredienti problematici che non dovrebbero essere applicati sulla pelle. A cominciare da polimeri sintetici, contenuti anche in altre 13 creme testate, alle due fragranze potenzialmente allergeniche, e ai composti Peg (contenuti in altri 6 prodotti del test)”.
– Se Rituals e Garnier occupano gli ultimi due posti della classifica, non va molto meglio per Nivea che con il suo Body milk 5 in 1 arriva terzultima per la presenza di Moah e Peg.
– Non brillano neanche ove, L’Occitain e Yves Rocher.