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Alessandro e Cristina, l’ultimo biglietto: «Non ci sono, ho raggiunto mia figlia». Le ceneri in mare

Pubblicato: 28/12/2024 14:24

Non ci sarà alcuna cerimonia per commemorare Alessandro Giacoletto e Cristina Masera, la coppia che ha scelto di porre fine alle proprie vite, seguendo il tragico destino della figlia Chiara, che due anni fa si era tolta la vita a causa degli abusi sessuali subiti da un familiare molto vicino, deceduto successivamente per tumore.
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Le loro ceneri verranno disperse in mare, come desiderava Chiara. «Spero che ora possano ritrovare il sorriso insieme», ha dichiarato Mario, il fratello di Alessandro, colpito dalla tragedia in un’intervista a Repubblica. La decisione di porre fine alla loro esistenza era stata presa da tempo, probabilmente sin dal giorno in cui Chiara si era suicidata. Infatti, Alessandro aveva lasciato un messaggio nel suo ambulatorio, in cui spiegava: «Se oggi non sono in studio, è perché ho raggiunto Chiara». Questa lettera è stata trovata dalla segretaria, Margherita Denaro, che ora si rimprovera di non aver agito in modo tempestivo.

Come racconta Repubblica, Margherita, una volta arrivata in studio, non ha immediatamente controllato la stanza del dottore. Quando ha scoperto la lettera, ha contattato la sorella di Alessandro: «Lui lo diceva da quasi tre anni, ma poi tornava e uno pensava che non avrebbe mai agito. Avevo dei pazienti in attesa». Ora si rimprovera: «Mi dico che ho perso tempo, che avrei dovuto andare subito a controllare e che forse avremmo potuto fare qualcosa».

Anche Cristina, farmacista, aveva lasciato intendere la sua intenzione di farla finita. «Era come una donna disperata, che ha perso l’unica figlia che amava. Da oltre due anni mi aveva ceduto le quote della farmacia», ricorda una collega a Repubblica. «Non aveva più voglia di fare nulla e non voleva creare problemi a me». I soldi che Cristina aveva guadagnato erano stati devoluti in beneficenza in Etiopia, il paese dove Chiara aveva prestato servizio come volontaria, una scelta che forse aveva alleviato un po’ il suo dolore.

Prima di compiere il gesto estremo, Giacoletto e Masera avevano pianificato tutto: avevano venduto la casa e la farmacia, lasciando una valigia con i vestiti che avrebbero desiderato indossare per l’ultimo viaggio, insieme ai soldi per le spese e alle disposizioni testamentarie. Lo scorso 9 dicembre, hanno assunto un mix di insulina e altri farmaci, si sono recati in garage e si sono sistemati nella loro auto con i finestrini chiusi e un tubo collegato al tubo di scarico. Il loro testamento biologico era posto sotto il tergicristalli. Nonostante i soccorsi, Cristina è deceduta il 17 dicembre e Alessandro il 23.

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