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Se l’aereo cade ci si può salvare? “Qual è il posto più sicuro dove sedersi”

Pubblicato: 28/12/2024 13:57

L’incidente aereo avvenuto in Kazakistan, causato dal contatto del velivolo con frammenti di un missile lanciato dalle forze russe in Cecenia, ha portato alla tragica morte di 38 persone e ha lasciato 29 passeggeri, tra cui due bambini, feriti. Questo non è un caso isolato, e ha riacceso il dibattito su come e quando si possano mettere in atto strategie per salvarsi in situazioni simili.
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Ogni incidente aereo presenta caratteristiche uniche, e le chance di sopravvivenza variano notevolmente a seconda delle circostanze. Ad esempio, le probabilità di salvezza diminuiscono drasticamente per i passeggeri di un aereo che precipita in mare. In contrasto, la sopravvivenza è più probabile in caso di collisioni o guasti. Secondo uno studio esaminato dal Corriere della Sera, le probabilità di sopravvivere aumentano per chi si siede nella parte posteriore dell’aereo.

La ricerca ha esaminato 50 incidenti aerei verificatisi negli Stati Uniti tra il 1969 e il 2013, escludendo quelli senza sopravvissuti, e ha analizzato le ferite subite dai passeggeri, le cause di morte e altre conseguenze fisiche. I dati suggeriscono che, in situazioni di emergenza, maggiori sono le possibilità di sopravvivenza per chi si trova più lontano dalla parte anteriore dell’aereo. Infatti, la probabilità di sopravvivere è del 40% per i passeggeri in prima classe, del 57% per coloro che occupano la sezione successiva, e sale al 62% per chi è seduto vicino alle ali, raggiungendo addirittura il 70% per quelli vicino ai bagni. Queste statistiche sembrano confermare quanto accaduto in Kazakistan, dove tutte le vittime, inclusi i piloti e un’assistente di volo, si trovavano nella parte anteriore del velivolo al momento dell’incidente.

Tuttavia, non è solo la posizione a fare la differenza. Secondo il professor Ed Galea dell’Università di Greenwich, la maggior parte delle vittime perde la vita perché non riesce ad evacuare l’aereo entro i 90 secondi previsti dagli standard internazionali. Questa osservazione è avvalorata anche dal libro di Ben Sherwood, “Il club dei sopravvissuti – Un viaggio alla scoperta della faccia nascosta della vita (e della morte)”, dove si discute di come gli incidenti aerei si verifichino tipicamente nei tre minuti dopo il decollo o negli otto minuti precedenti all’atterraggio.

Pertanto, è fondamentale prestare attenzione alle procedure di sicurezza e individuare le uscite di emergenza quando si vola. Galea sottolinea che molti passeggeri non sopravvivono perché non rispettano la “regola delle 5 file”, una norma da lui formulata in seguito a uno studio su 105 incidenti e interviste con circa duemila sopravvissuti: chi si trova a cinque file o meno da un’uscita di emergenza ha maggiori probabilità di salvarsi.

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