Una tragedia improvvisa ha colpito la comunità di Carrara e Marina di Massa, lasciando nel dolore amici, parenti e conoscenti di Lorenzo Iacazzi, 23 anni, morto in un incidente stradale. Lorenzo, originario di Carrara, aveva vissuto con il fratello Yuri e i genitori Luciano e Monica in via Solferino, nel cuore della “città del marmo”. Qualche anno fa, la famiglia si era trasferita a Marina di Massa per essere più vicina alla gestione del Bagno Ulderico, stabilimento balneare dove Lorenzo lavorava come bagnino.
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Dopo aver frequentato l’Itis Meucci, Lorenzo si era iscritto all’università e da circa due anni lavorava come elettricista presso la ditta Luce Impianti & Energia di Avenza.
Le passioni e l’ultimo post
Tra le passioni di Lorenzo spiccavano le moto e il calcio. Era orgoglioso della sua Kawasaki Ninja Zx-10R, acquistata di recente, e la velocità faceva parte del suo mondo, ma sempre con responsabilità. Pochi giorni prima della tragedia aveva partecipato a iniziative solidali come la consegna di regali nelle RSA e negli ospedali con il gruppo Babbo Natale in moto.
Il suo ultimo post sui social, condiviso poche ore prima dello schianto, colpisce per la sensibilità: “E cercatevi quando vi mancate… Che la vita ci sembra domani e invece è tutta adesso”. Una frase che oggi suona come un messaggio eterno di riflessione.
Un gigante buono
Lorenzo era descritto da tutti come un ragazzo sorridente, generoso e legatissimo alla famiglia. Grande tifoso della Carrarese, seguiva anche le storie di calcio internazionale, come la favola del Leicester di Claudio Ranieri. Scrive il cugino Damiano Franchi: “Non ci sono parole… Il tuo babbo mi diceva sempre: ‘È uno Iacazzi sbagliato, guarda che bestia che è!’. Mi piange il cuore. Riposa in pace gigante”.
Anche la Carrarese Calcio ha voluto rendergli omaggio: “Apprendiamo con grande dolore della scomparsa di Lorenzo, giovane tifoso della nostra squadra. Siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutta la tifoseria azzurra”.
Il dolore della comunità
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nella comunità e nei tanti amici che lo ricordano come un gigante buono. La sua vita, spezzata troppo presto, resterà nei cuori di chi lo ha conosciuto, tra ricordi di un ragazzo che amava la velocità, la solidarietà e la famiglia. Una tragedia che scuote un’intera città.