Un omicidio ha sconvolto la Bassa bergamasca. Roberto Guerrisi, 42 anni, è morto ieri pomeriggio a Pontirolo Nuovo. Due colpi di pistola calibro 22 lo hanno raggiunto al volto durante una lite tra famiglie nei pressi di una ditta di noleggio auto, la DbCar.
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Secondo quanto emerso, Guerrisi era andato al capannone per difendere una delle sue figlie, che gli avrebbe raccontato di maltrattamenti subiti dal fidanzato. La discussione è degenerata. Qualcuno ha estratto una pistola e ha sparato. Guerrisi ha cercato di fuggire, ma è crollato a pochi metri dal luogo dell’aggressione, davanti a una fermata dell’autobus. Un familiare ha provato a rianimarlo con un massaggio cardiaco. I sanitari del 118, arrivati con ambulanza e automedica, non hanno potuto fare nulla.
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Fermato lo zio del fidanzato
Le indagini hanno portato al fermo di Rocco Modafferi, 58 anni, zio del fidanzato della figlia di Guerrisi. I carabinieri, coordinati dal procuratore Giampiero Golluccio, stanno interrogando i membri delle due famiglie coinvolte.
La ditta DbCar, teatro della tragedia, è situata in via Bergamo, lungo l’ex statale 525. Testimoni hanno raccontato di una lite accesa tra 6-7 persone. Poi i colpi di pistola.
Un anno di sangue nella Bergamasca
L’omicidio di Roberto Guerrisi è il sesto del 2024 nella provincia di Bergamo. Il territorio ha già visto episodi drammatici, come gli omicidi di Diego Rota a Martinengo, Joy Omoragbon a Cologno al Serio e Sharon Verzeni a Terno d’Isola.
La comunità locale è sotto choc. La vicenda lascia un forte senso di sgomento e tante domande ancora senza risposta.