![](https://www.thesocialpost.it/wp-content/uploads/2024/12/rilasciato-italo-egiziano.png)
Egitto: assolto l’italo-egiziano Elanain Sharif, presto il rilascio
Elanain Sharif, cittadino italo-egiziano detenuto in Egitto dallo scorso 9 novembre, è stato assolto dall’accusa di produzione e diffusione di materiale pornografico. La decisione è stata presa dalle autorità egiziane al termine dell’udienza, aprendo così la strada alla sua liberazione, prevista per la serata di domani.
Le accuse e il contesto legale
Sharif, 44 anni, nato in Egitto e residente a Terni, era stato fermato all’aeroporto del Cairo all’arrivo da un volo proveniente dall’Umbria, dove viaggiava insieme alla madre. L’uomo, ex attore del settore pornografico, era stato accusato di un reato che in Egitto comporta pene severe, da sei mesi fino a tre anni di carcere. Secondo il codice penale egiziano, un cittadino può essere perseguito anche per reati commessi fuori dal territorio nazionale, circostanza che aveva reso il caso particolarmente complesso.
Dopo il fermo, Sharif era stato trasferito nel carcere di Giza, dove ha trascorso quasi due mesi in custodia cautelare. Durante questo periodo, la madre ha avuto la possibilità di incontrarlo solo due volte, entrambe per pochi minuti.
L’intervento diplomatico
Sin dall’inizio della vicenda, l’Ambasciata d’Italia al Cairo, in coordinamento con l’Unità Tutela della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero (DGIT), ha seguito con attenzione il caso. I rappresentanti diplomatici italiani hanno fornito supporto costante a Sharif e alla sua famiglia, lavorando per garantire il rispetto dei suoi diritti e offrendo assistenza legale.
La madre del 44enne, residente a Foligno e sposata con un cittadino italiano, ha espresso profonda gratitudine per l’impegno delle autorità italiane. “Il sostegno del Governo e dei diplomatici è stato prezioso in questi giorni difficili,” ha dichiarato attraverso il legale di Sharif.
La liberazione imminente
Con l’assoluzione, Sharif sarà rilasciato domani sera, ponendo fine a un’esperienza particolarmente dura per lui e i suoi familiari. La vicenda, tuttavia, solleva ancora una volta interrogativi sul trattamento riservato ai cittadini di doppia nazionalità in paesi con sistemi legali che prevedono la persecuzione extraterritoriale di determinati reati.
Un sospiro di sollievo per la famiglia
La madre di Sharif, presente al momento dell’arresto avvenuto all’aeroporto, ha descritto quei momenti come angoscianti: “È stato portato via con le manette ai polsi dopo essere stato trattenuto a lungo negli uffici della polizia.” Ora, con la liberazione imminente, la famiglia può finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Questo caso rappresenta un importante esempio di come il supporto diplomatico possa fare la differenza in situazioni di detenzione all’estero, garantendo diritti fondamentali e un trattamento equo.