Con l’arrivo del nuovo anno, e con la legge di Bilancio 2025, ci saranno novità anche per l’Assegno di inclusione. Infatti cambieranno gli importi, con il governo che ha anche ampliato la platea dei beneficiari. Da gennaio, quindi, sono in arrivo più soldi per l’Assegno di inclusione. In base alle nuove regole, per il calcolo dell’Assegno di inclusione cambia la quota spettante in base alla composizione del proprio nucleo familiare. Ricordiamo, infatti, che il calcolo dell’Assegno unico tiene conto di due componenti essenziali: il reddito percepito e la composizione del nucleo familiare. Se il nucleo familiare vive in affitto, può inoltre beneficiare di una quota di rimborso del canone di locazione. Ma come viene calcolato l’Assegno di inclusione nel 2025?
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Come ricorda Money.it, l’Assegno di inclusione è pari a un’integrazione del reddito familiare percepito fino al raggiungimento di una certa soglia, pari a 6.000 euro per la persona sola. Nel caso dei nuclei familiari più numerosi questa quota viene moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza, così calcolato:
valore pari a 1 per il richiedente;
– 0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
– 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
– 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura (chi si occupa di minori di età inferiore ai 3 anni o di – 3 o più figli minori o di componenti con disabilità o non autosufficienza);
– 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla pubblica amministrazione;
– 0,15 per i figli di età inferiore ai 2 anni;
– 0,10 per ogni ulteriore minore di età superiore ai 2 anni.
Come spiega Simone Micocci, “il valore massimo può arrivare a 2,2, oppure 2,3 in caso di disabili gravi nel nucleo familiare. Inoltre, per quanto riguarda i nuclei familiari composti solamente da persone over 67, oppure da invalidi gravi, la soglia massima è invece pari a 630 euro al mese”.
Da gennaio 2025 però le soglie vengono così riviste:
– la quota singola, per la personale sola, passa a 541,66 euro;
– la quota singola per chi prende la “pensione” di inclusione passa da 630 a 682,50 euro;
– il rimborso della componente affitto sale a 303,33 euro al mese, 162,50 euro per chi prende la pensione di inclusione.
Quindi, l’importo massimo passa da 680 a 845 euro al mese circa. A fronte di queste novità, cambia anche l’importo massimo: nel 2025 sarà rispettivamente pari a 1.191,65 e 1.245,81 euro (in presenza di invalidi gravi), più ovviamente l’aggiunta della “componente affitto” per chi ne ha diritto.