Attacco dello squalo a Marsa Alam: il sopravvissuto racconta la tragedia
Un drammatico attacco di uno squalo nelle acque di Marsa Alam, nel Mar Rosso, ha causato la morte di Gianluca Di Gioia, 48 anni, e il ferimento di Peppino Fappani, 69 anni, sopravvissuto dopo un corpo a corpo con il pescecane. La vicenda, che ha scosso la comunità locale e i turisti presenti, è avvenuta mentre entrambi stavano facendo snorkeling vicino alla spiaggia di un resort.
Il racconto del sopravvissuto
Peppino Fappani, odontotecnico di 69 anni residente a Soncino, in provincia di Cremona, si trovava in vacanza con la moglie quando è stato coinvolto nell’attacco. Al telefono con la figlia Cristina, che ha riportato le sue parole, Fappani ha descritto quei momenti come una lotta per la sopravvivenza:
“Gianluca gridava aiuto, pensavo avesse avuto un malore e sono andato a soccorrerlo. Ma quando ho raggiunto l’acqua più profonda, mi sono accorto dello squalo solo quando mi ha azzannato alle gambe. Non voleva mollare la presa.”
In un video si vede fappani mentre viene tirato su da alcune persone accorse con un gommone: non sembra un natante ufficiale, e si parla di ritardi nei soccorsi.
Guarda il video:
I turisti italiani attaccati dallo squalo tigre nel Mar Rosso. Ecco il video del salvataggio di Giuseppe Fappani che si era tuffato per soccorrere Gianluca di Gioia. #Tg1 Annapaola Ricci pic.twitter.com/eJMYgscb0p
— Tg1 (@Tg1Rai) December 31, 2024
La lotta e il salvataggio
Nonostante le ferite alle gambe e a un braccio, Fappani ha continuato a lottare disperatamente contro lo squalo, riuscendo a resistere fino all’arrivo di alcuni soccorritori egiziani. Gli uomini, a bordo di un gommone, sono riusciti ad allontanare l’animale e a portare Fappani in salvo. Una volta a riva, il 69enne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Port Ghalib, dove ha ricevuto punti di sutura per i morsi subiti. “Devo la vita a quei soccorritori,” ha dichiarato Fappani.
La tragedia di Gianluca Di Gioia
Purtroppo, per Gianluca Di Gioia, anche lui impegnato nello snorkeling, non c’è stato nulla da fare. L’uomo, originario del Bresciano, è stato attaccato mortalmente dallo squalo prima che potessero intervenire i soccorritori. Fappani e Di Gioia non si conoscevano, ma si erano incontrati nello stesso resort. Secondo quanto riferito dai familiari, Di Gioia si trovava a pochi metri dalla zona di sicurezza quando è stato attaccato.
Un gesto eroico
Il sindaco di Soncino, Giuseppe Gallina, ha descritto Fappani come un “eroe”, sottolineando il suo gesto di coraggio nel tentativo di soccorrere Di Gioia. “È un gesto che ci rende tutti orgogliosi, e lo aspettiamo a braccia aperte,” ha dichiarato.
Il contesto: snorkeling e sicurezza
Fappani, un appassionato di Egitto ed esperto di immersioni, ha dichiarato di non aver mai incontrato situazioni di pericolo simili durante i suoi numerosi viaggi. Tuttavia, l’attacco solleva domande sulla sicurezza delle aree balneabili in luoghi noti per la presenza di squali, specialmente quando le attività turistiche coinvolgono snorkeling e immersioni.
La comunità in attesa del ritorno
Fappani, che dovrebbe essere dimesso dall’ospedale a breve, tornerà presto a casa, accolto da una comunità ancora sotto shock per quanto accaduto. Nel frattempo, le autorità locali e gli operatori turistici dovranno riflettere sulle misure di sicurezza per evitare che tragedie simili si ripetano in futuro.