Vai al contenuto

Mattarella: “La speranza siamo noi, con le nostre scelte e il nostro impegno”

Pubblicato: 31/12/2024 21:54

Nel suo tradizionale messaggio di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tracciato un quadro delle principali sfide che attendono l’Italia e il mondo, ponendo l’accento su temi fondamentali come pace, diritti umani, giustizia sociale e sostenibilità ambientale.

La pace e le tragedie delle guerre

Il Presidente ha ricordato come la pace sia un valore fondamentale indicato dalla Costituzione, un obiettivo che l’Italia ha perseguito con costanza, anche attraverso il suo ruolo nella presidenza del G7. “La pace non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce – ha sottolineato – ma il rispetto dei diritti umani e della libertà dei popoli”.

Evocando le tragedie che segnano il Natale nel mondo, come i bombardamenti in Ucraina e la morte di una neonata a Gaza, vittima del gelo, ha espresso vicinanza agli ostaggi di Hamas. Ha poi richiamato l’importanza della speranza come guida per il futuro: “La speranza siamo noi, con il nostro impegno e le nostre scelte”.

Spese militari e cambiamento climatico

Mattarella ha evidenziato la “sconfortante sproporzione” tra la spesa globale per le armi (2.443 miliardi di dollari) e i fondi destinati al contrasto del cambiamento climatico. Ha definito la crisi climatica un’esigenza vitale per l’umanità, richiamando la necessità di un impegno più incisivo.

Lavoro, diritti e memoria

Nonostante i dati positivi sull’occupazione, il Presidente ha denunciato il persistere di precarietà, salari bassi e condizioni insostenibili in molti settori. Ha inoltre ribadito la necessità di prevenire le morti sul lavoro, dichiarando che “non possono più bastare parole di sdegno: occorre agire”.

Nel suo discorso, Mattarella ha ricordato Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, e ha condannato fermamente la violenza, definendola “inaccettabile”. Ha infine sottolineato l’urgenza di colmare le differenze tra Nord e Sud e migliorare le condizioni delle carceri, affinché queste diventino un luogo di reintegrazione e non di sofferenza.

Un discorso che, tra luci e ombre, ha esortato gli italiani a impegnarsi per un futuro di speranza, solidarietà e giustizia.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure