PODGORICA – Una tragica sparatoria ha sconvolto la città montenegrina di Cetinje, a circa 30 chilometri dalla capitale Podgorica, dove almeno 12 persone, tra cui due bambini, hanno perso la vita. La polizia locale, supportata da truppe speciali, è impegnata in una vasta caccia all’uomo.
Secondo quanto riportato dai media locali e confermato dalla polizia, l’assassino, identificato solo con le iniziali A.M., avrebbe 45 anni ed è stato riconosciuto come Aco Martinovic, un uomo già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati al possesso illegale di armi. La televisione di Stato RTCG ha riferito che l’uomo ha agito in seguito a una rissa in un bar, tornando sul posto con una pistola per aprire il fuoco contro i presenti.
Dinamica dell’attacco
Dopo il primo assalto, Martinovic avrebbe lasciato il bar per dirigersi in un altro luogo, dove ha tragicamente ucciso i figli del proprietario del bar e una donna. Le autorità hanno escluso che l’episodio sia riconducibile a scontri tra bande criminali, ma l’accaduto rimane avvolto nel terrore. La polizia ha diffuso un invito ai residenti a rimanere in casa e mantenere la calma, mentre le truppe speciali perlustrano l’area.
A quanto pare Aca Martinovic, sospettato della sparatoria, è deceduto durante il trasporto in ospedale dopo aver tentato il suicidio. Lo ha riferito il ministro dell’Interno montenegrino Danilo Saranovic.
L’impatto sulla comunità
La sparatoria ha scosso profondamente il Montenegro, già alle prese con un contesto sociale delicato. Le autorità hanno promesso di intensificare le operazioni per garantire la sicurezza pubblica e portare il responsabile davanti alla giustizia.