Pierluigi Malizia, 53 anni, è morto durante una battuta di caccia al cinghiale a Pietrafitta, piccolo comune in provincia di Cosenza. L’uomo è stato colpito alla testa da un colpo di fucile partito per errore. A sparare sarebbe stato un amico che partecipava alla stessa battuta.
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I sanitari del 118 sono arrivati rapidamente sul posto, ma non hanno potuto fare nulla. Hanno solo constatato il decesso di Malizia.
Il contesto della tragedia
I carabinieri della stazione di Rogliano hanno avviato un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i dettagli per ricostruire con precisione quanto accaduto.
L’incidente è avvenuto pochi giorni dopo che la Regione Calabria ha deciso di prolungare il periodo di caccia al cinghiale fino alla fine di gennaio. La misura è stata adottata per affrontare l’aumento della popolazione di questi animali, ma aveva già sollevato polemiche. In molti avevano espresso preoccupazione per i rischi legati alla sicurezza, che questa tragedia ha drammaticamente confermato.
La comunità di Pietrafitta è sotto shock. Amici e parenti di Pierluigi Malizia si sono stretti intorno alla famiglia, sconvolta dalla perdita improvvisa. Il dibattito sulla sicurezza nelle battute di caccia potrebbe ora riaccendersi, spingendo le autorità a valutare nuove regole per evitare ulteriori tragedie.