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Il Capo dell’Antiterrorismo Usa: “La Jihad minaccia l’Occidente, Italia e Vaticano nel mirino”

Pubblicato: 02/01/2025 10:40

Sebastian Gorka, futuro direttore per l’antiterrorismo della Casa Bianca a partire dal 20 gennaio, lancia un monito severo: la Jihad resta una minaccia primaria per l’intero Occidente, e l’Italia è particolarmente esposta per la sua posizione geografica, il flusso migratorio e la presenza del Vaticano. Le dichiarazioni del responsabile alla sicurezza Usa arrivano a seguito della strage di New Orleans, dove un attentatore affiliato all’Isis ha lasciato dietro di sé un drammatico messaggio di terrore.

Una guerra ideologica, non economica

Secondo Gorka, la minaccia jihadista non deriva da fattori economici o sociali, come povertà e mancanza di istruzione, ma da un’ideologia profondamente antioccidentale. “Siamo in una guerra tra le civiltà giudaico-cristiana e le forze della barbarie“, afferma, ribadendo il suo approccio già descritto nel libro Defeating Jihad. Per contrastare questa sfida, sottolinea, è necessario un cambio di prospettiva e un rafforzamento delle difese, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa.

La minaccia per l’Italia

L’Italia, secondo Gorka, è particolarmente vulnerabile. “La vicinanza geografica ai focolai della radicalizzazione jihadista e il fatto di ospitare il Vaticano accrescono il rischio per il Paese“, afferma. L’Italia, come altri Paesi europei, dovrebbe intensificare il controllo delle frontiere e rafforzare le proprie capacità di difesa. Il legame storico e culturale con il Mediterraneo, insieme al ruolo in Libia, rende il Paese un obiettivo strategico per i gruppi jihadisti.

Cooperazione e impegni Nato

Gorka sottolinea l’importanza di investire almeno il 2% del Pil nella difesa, come concordato in ambito Nato. Durante la prima amministrazione Trump, il numero di Stati che hanno rispettato questa soglia è raddoppiato, e secondo Gorka, questa tendenza continuerà con il ritorno di Trump alla Casa Bianca. “Un serio contributo alla Nato è essenziale per garantire una difesa collettiva efficace“.

Azioni raccomandate per l’Italia

Per Gorka, l’Italia dovrebbe intensificare la cooperazione con la futura amministrazione statunitense, seguendo l’esempio di iniziative come il rafforzamento dei controlli alle frontiere che sarà guidato negli Usa da Tom Homan e Kristi Noem. “Un controllo rigoroso di chi attraversa il vostro territorio è fondamentale per la sicurezza nazionale”, conclude. Le parole di Gorka rappresentano un campanello d’allarme per il governo italiano e per l’Europa, ed evidenziano l’urgenza di strategie condivise per affrontare una minaccia globale sempre più complessa.

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