L’inizio del 2025 sarà tutt’altro che tranquillo, lasciandosi alle spalle i giorni statici segnati dall’alta pressione delle Azzorre. Fino all’Epifania, l’Italia sarà attraversata da due perturbazioni, seguite da una probabile ondata di gelo artico nei giorni successivi.
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Neve e pioggia in arrivo
Due perturbazioni si alterneranno entro il 6 gennaio, entrambe alimentate da aria polare in quota e spinte da venti meridionali intensi. La prima ondata instabile arriverà venerdì 3 gennaio, portando piogge in Emilia Romagna e successivamente al Centro e in Campania. Questo fronte scivolerà rapidamente verso Sud sabato 4 gennaio, mentre l’aria fredda favorirà nevicate sopra i 900-1000 metri sugli Appennini settentrionali e dai 1400 metri in quelli centrali.
La seconda perturbazione si farà sentire dal pomeriggio di domenica 5 gennaio, rovinando il giorno dell’Epifania. Sarà accompagnata da venti forti di Libeccio e Scirocco, che agiteranno i mari e porteranno piogge sparse su gran parte del Nord e Toscana. La neve cadrà sulle Alpi dai 6-800 metri, con possibilità di fiocchi anche in pianura su Piemonte, Lombardia ed Emilia.
Aria artica e possibili nevicate in pianura
Attenzione ai giorni intorno al 9-10 gennaio, quando una discesa di aria artica potrebbe travolgere l’Italia, causando un drastico calo delle temperature. Si prevede la formazione di un ciclone che, in presenza di basse temperature, potrebbe portare neve diffusa fino in pianura su molte regioni.
Previsioni sintetiche
- Giovedì 2 gennaio: cielo nuvoloso al Nord, piogge sulla Liguria; al Centro, nubi sull’alta Toscana; sereno al Sud.
- Venerdì 3 gennaio: piogge in Emilia Romagna e al Centro; peggiora in Campania.
- Sabato 4 gennaio: nebbie al Nord, sole altrove; ultimi rovesci su Calabria e Basilicata.
- Epifania: piogge e neve al Nord, venti intensi in tutta Italia.