Sono numeri pesanti e preoccupanti quelli che emergono dagli studi sui costi della sanità per le famiglie. Nel 2023, gli italiani hanno speso oltre 43 miliardi di euro per la sanità privata, con un incremento del 7% rispetto al 2022. Questo aumento significativo evidenzia come i cittadini siano sempre più costretti a sostenere i costi della propria salute, a causa delle difficoltà del sistema sanitario pubblico, spesso rallentato da liste d’attesa lunghe e un’erogazione inefficiente dei servizi territoriali.
Spesa privata vs. spesa pubblica
Mentre la spesa pubblica sanitaria è cresciuta solo del 2% nel corso dell’anno, quella privata ha registrato una crescita molto più marcata. Il rapporto “Monitoraggio della spesa sanitaria” della Ragioneria dello Stato, basato sui dati del sistema Tessera sanitaria, ha messo in evidenza questa disparità. Questo fenomeno non è omogeneo su tutto il territorio nazionale, ma presenta variazioni regionali rilevanti.
Dove si spende di più: il quadro regionale
Lombardia e Sardegna sono in cima alla lista per aumento della spesa sanitaria privata. In Lombardia, i cittadini hanno sborsato oltre 10 miliardi di euro, segnando un +9,5% rispetto al 2022. Segue la Sardegna con un incremento del 9,1%, mentre Friuli Venezia Giulia e Campania registrano aumenti dell’8,3%. Anche il Piemonte si avvicina a queste cifre con un +8,2%. Tra le grandi Regioni, l’Emilia-Romagna ha visto il rialzo più contenuto, pari a solo +1,4%. Questo scenario dimostra che l’aumento della spesa privata colpisce sia le aree con un sistema sanitario considerato eccellente, sia quelle con servizi meno efficienti.
Visite, farmaci e chirurgia: le principali voci di spesa
Oltre il 47% della spesa privata (pari a circa 20 miliardi di euro) è destinato a visite e interventi chirurgici presso strutture private o accreditate, con una crescente preferenza per odontoiatri e specialisti. I farmaci rappresentano il 14% del totale, seguiti dai dispositivi sanitari (10%). Anche la chirurgia estetica ha un suo peso, con una spesa di circa 2,1 miliardi di euro, pari allo 0,4% del totale.
Cure per gli animali: un trend in crescita costante
Cresce anche la spesa per la salute degli animali domestici. Nel 2023 gli italiani hanno speso 1,13 miliardi di euro per cure veterinarie, con un aumento dell’11% rispetto al 2022. Di questa cifra, circa 800 milioni sono andati ai veterinari e 290 milioni alle farmacie. Rispetto al 2016, quando la spesa si attestava a 642 milioni, l’incremento è stato del 77%. Questo trend riflette una maggiore attenzione verso la salute degli animali da compagnia e una crescente disponibilità di servizi diagnostici avanzati, anche per loro.
Un segnale di allarme per il sistema sanitario
L’aumento della spesa privata non è solo un dato economico, ma un indicatore delle difficoltà che incontrano i cittadini nell’accesso al servizio sanitario pubblico. Se da un lato questo fenomeno mette in luce la necessità di riforme strutturali per migliorare l’efficienza e la copertura del sistema pubblico, dall’altro evidenzia un cambiamento sociale e culturale: sempre più persone si affidano al privato per garantirsi cure rapide ed efficaci, ma a costi che pesano significativamente sui bilanci familiari.