Il weekend dell’Epifania si preannuncia caratterizzato da un tempo instabile e freddo, con piogge diffuse, neve in montagna e un generale peggioramento meteorologico. Sabato 4 e domenica 5 gennaio saranno giornate dominate da nuvole e precipitazioni sparse che interesseranno inizialmente il Sud, come Calabria e Basilicata tirrenica, per poi risalire verso il Nord, colpendo in particolare la Liguria, l’alta Toscana e le pianure della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Anche le coste del Lazio saranno interessate da precipitazioni. La neve sarà protagonista soprattutto sulle Alpi, ma inizialmente solo oltre i 700/800 metri di altitudine.
Freddo intenso e neve in quota
Le temperature scenderanno ulteriormente lunedì 6 gennaio, giornata della Befana, con nevicate più abbondanti nelle zone alpine, specie in quelle occidentali. Anche le Prealpi vedranno accumuli significativi, accompagnati da un clima rigido che segnerà l’inizio di una settimana molto fredda.
Arrivo di un’ondata di freddo polare
Il gelo vero e proprio si farà sentire dal 7 gennaio, con l’arrivo di una massa d’aria di origine polare che investirà l’Italia, facendo crollare le temperature e portando nevicate anche a basse quote. Questo vortice gelido attraverserà prima il Nord-Ovest, con nevicate già a quote collinari su Piemonte e Lombardia, per poi estendersi al Nord-Est, al Centro e al Sud.
Martedì 7 gennaio le regioni alpine e prealpine saranno le prime a essere colpite, mentre mercoledì 8 gennaio la neve potrebbe raggiungere anche l’Emilia-Romagna e il Triveneto, coinvolgendo località a quote molto basse. I venti freddi contribuiranno ad accentuare la sensazione di gelo, soprattutto nelle aree esposte.
Questa perturbazione, dopo aver attraversato l’Italia, si dirigerà verso i Balcani, lasciando però sul Paese un clima pienamente invernale, segnato da freddo intenso e possibili gelate diffuse anche in pianura. Le tendenze indicano che questo sarà solo l’inizio di un periodo particolarmente rigido.