Giorgia Meloni afferma con fermezza di non avere “pentimenti né rimpianti” riguardo alla sua azione di governo. In questi due anni e mezzo, spiega, il suo esecutivo ha sempre agito seguendo una chiara direzione: “l’interesse nazionale”, anche in una fase estremamente complessa per il Paese. Da presidente del Consiglio, sottolinea di non aver mai preso decisioni di cui doversi vergognare.
Risultati sull’occupazione
Meloni esprime particolare orgoglio per i risultati raggiunti nel mercato del lavoro: “Vado fiera dei dati sull’occupazione”, afferma, evidenziando che l’Italia ha raggiunto il tasso di occupazione più alto degli ultimi decenni, al 62,4%. La disoccupazione è scesa dello 0,6% nel terzo trimestre 2024 rispetto al trimestre precedente. Tra i traguardi che più la soddisfano, cita l’aumento dell’occupazione femminile: “Per la prima volta abbiamo superato il tetto dei dieci milioni di donne lavoratrici”, un risultato che considera significativo sotto il primo governo guidato da una donna.
Unità nella diversità
Riguardo alle dinamiche interne alla coalizione, Meloni minimizza le frizioni, definendole “confronti” naturali in una maggioranza composta da forze politiche con identità distinte. La vera forza del centrodestra, spiega, risiede nella capacità di trovare una sintesi condivisa, basata su una visione comune e valori fondamentali. “Ci confrontiamo, ma condividiamo una visione del mondo”, aggiunge, sottolineando che nonostante le discussioni, l’azione di governo non ne è mai stata indebolita.
Conclude respingendo l’idea che la maggioranza sia litigiosa, affermando con sicurezza: “Le maggioranze davvero litigiose non riescono a fare nulla. Non mi pare il nostro caso.”