La terra continua a tremare nel territorio forlivese, con una sequenza di eventi sismici di lieve entità che tuttavia attirano l’attenzione degli esperti e delle comunità locali.
Nella nottata tra giovedì e venerdì, i sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) hanno rilevato una scossa di magnitudo 2.1 della scala Richter. Il sisma, registrato alle 2.07, ha avuto un ipocentro a 8 chilometri di profondità e un epicentro localizzato 5 chilometri a nord-ovest di Santa Sofia, nella zona bidentina.
Appena 24 ore prima, nella giornata di giovedì, un altro evento sismico era stato registrato nella zona sud di Cesena, tra Tipano e Borgo Paglia. In questo caso, la magnitudo è stata leggermente superiore, pari a 2.3 della scala Richter, con un ipocentro più profondo, a 21 chilometri. La scossa si è verificata alle 17.51, ma, come la precedente, non è stata avvertita dalla popolazione, essendo di bassa intensità.
Le scosse degli ultimi giorni si aggiungono a una serie di movimenti tellurici registrati durante il periodo natalizio, tutti di lieve entità e rilevati esclusivamente dagli strumenti.
Gli esperti dell’Ingv monitorano attentamente la situazione, pur confermando che questi fenomeni rientrano nella normale attività sismica dell’Appennino e non destano particolari preoccupazioni. Tuttavia, la sequenza sismica evidenzia l’importanza di una costante attenzione al territorio e di una preparazione adeguata per eventi di maggiore intensità.
La terra del forlivese, dunque, resta in movimento, offrendo un promemoria silenzioso della fragilità del territorio e della necessità di continuare a investire in prevenzione e sicurezza.